Tutto è possibile

Mese: Gennaio 2017

Nel monitor l’esposizione mi sembrava giusta e ho aggiustato il colore li sopra.

E ci aggiungo quelli che senza usare uno strumento per misurare qualcosa (intensità, temperatura, tinta della luce, contrasto) cambiano temperatura, tinta, contrasto, luminosità del monitor per rendere più naturale e vicina l’immagine del monitor a quella che vedono, sottolineo l’immagine del monitor, non quello che riprende la camera… Questo procedimento genera due errori, perché la realtà ha un colore, la camera ne registra un altro, ma monitor ne vedremo uno simile a quello “reale”, peccato che ci serva a poco, anzi ci porti a credere che la camera registri quei colori, una deviazione della camera nel monitor di uscita e non nella camera….

Avete presente quelle frasi per cui : “… se avessi un euro per ogni volta che l’ho sentita, sarei milionario” ? ecco una che sento spesso è : ma il colore che vedevo nel monitor è giusto…

I monitor esterni, i monitor delle camere sono gli oggetti più sopravvalutati al mondo, e spesso bistrattati, perchè si pretende un qualcosa che solo prodotti che costano 5-6k euro possono offrire, quando calibrati correttamente per la camera con cui sono collegati, e posso offrire ovvero la fedeltà alle immagini, anche se non si sa bene a quali…

Partiamo dal principio fondamentale del cinema, il monitor / il mirino si guardano per l’inquadratura, il resto si giudica dagli strumenti, non è possibile giudicare colori/contrasto/temperatura colore/luminosità/esposizione da un oggetto così impreciso come… i nostri occhi…

Già tutti pensano ai monitor, ma in realtà il primo problema nasce nella visione umana, dove abbiamo sensibilità colore differenti tra occhio sinistro e destro, in cui maggiormente sensibile al rosso e l’altro al blu (da qui naquero i primi occhiali colorati per la stereoscopia), per cui già se guardiamo in una loope con un occhio o con l’altro giudicheremo in modo diverso colori e contrasto. Inoltre a seconda della luce circostante l’occhio aprirà e chiuderà il “diaframma della natura” e quindi anche la nostra capacità di giudicare il contrasto e la luminosità di una immagine cambia in modo drammatico. Se siamo in una stanza con una luce rossa, dopo poche decine di secondi il cervello eliminerà la dominante rossa, ma nelle immagini non viene eliminata, e quindi non possiamo fidarci di ciò che vediamo, inoltre col passare del tempo la capacità di adattamento dell’occhio cambia, non solo in velocità, ma anche in tipo di adattamento alla luce, per cui sono il peggior sistema per giudicare una immagine.

Inoltre le stesse immagini in un ambiente luminoso sembreranno molto scure, mentre in un ambiente scuro potrebbero essere fin troppo luminose… non a caso le camere hanno i mirini che impediscono alla luce di alterare le immagini, ma allo stesso tempo anche i monitor normalmente hanno dei paraluce più o meno ampi per ridurre la luce entrante e soprattutto per evitare di alterare le immagini.

Ora ammettiamo di essere nel fiore degli anni, al meglio della nostra capacità visiva, e prendiamo un monitor, che riprodurrà le immagini nel modo x… perchè ogni monitor ha come minimo i controlli di luminosità contrasto e saturazione e a seconda di come impostiamo i valori potremmo vedere immagini perfettamente esposte con vaste aree bruciate se alziamo contrasto e luminosità, con ombre chiuse per il contrasto eccessivo quando in realtà sono correttamente esposte, oppure banalmente siamo in pieno sole e un semplice monitor fatica a penetrare la nostra pupilla chiusa, perché siamo in un ambiente fortemente illuminato, per cui le immagini non sembrano correttamente esposte, mentre lo sono…

Dal monitor possiamo pretendere una buona fedeltà di ciò che vediamo a livello di inquadratura, eventualmente delle Lut per poter simulare qualche tipo di sviluppo al volo (ma sono contrario per i limiti della natura delle Lut e il loro concetto stesso di utilizzo nei monitor di lavoro), ma ritengo più importante poter disporre di falsi colori per poter esporre correttamente le immagini, strumenti di istogramma e zebra per gestire l’esposizione in modo oggettivo (ovvero valori di luminanza dei pixel indipendenti da ciò che vedo a monitor) in modo che leggendo questi stessi valori so che cosa sto catturando delle immagini.

Ricordiamo inoltre che quando noi vediamo questi strumenti sull’uscita video non è detto che sia esattamente ciò che registriamo, ad esempio se lavoriamo in formati compressi come prores o h264 quello che vediamo su istogramma e zebra sull’uscita corrispondono a ciò che stiamo registrando internamente, mentre se stiamo lavorando in raw, quindi catturiamo tutte le informazioni del sensore, spesso l’istogramma e la zebra del monitor sono più conservativi rispetto alla gamma dinamica realmente catturata dalla camera, e quindi per poter lavorare con certezza è meglio attivare istogramma e zebra anche sulla camera che imposterà tali valori in relazione a ciò che cattura il sensore, quindi al raw, e non al segnale compresso che verrebbe registrato con un prores e/o esternamente.

Inoltre esistono diverse (troppe) camere che buttano fuori segnali non allineati al segnale interno della camera, ma trattano, modificano e manipolano il segnale perchè l’uscita video viene usata solo come monitoriale (uscita + maschere di contrasto e posterizzazioni varie); camere che registrano in formati extracompressi o con campionamenti colore molto più bassi al loro interno dell’uscita (molte sony hanno una registrazione interna a 8bit 4:2:0 con uscita HDMI in 10 bit e alcune anche in 4:2:2) quindi usare un monitor per affidarci le nostre speranze per l’esposizione della camera è alquanto rischioso.

I falsi colori sono uno strumento molto utili per leggere la corretta esposizione, ho fatto un piccolo post su come leggere ed esporre utilizzando i falsi colori.

 

BlackMagic VideoAssist 4k, un recorder, un monitor o cosa?

Blackmagic Design è una azienda molto strana, ha idee interessanti, ma impiega tempo a svilupparle correttamente, spesso passando attraverso prodotti che molti chiamano polemicamente beta, perchè non sono perfetti alla loro uscita, e purtroppo costano troppo poco per NON finire nelle mani di chi non apprezza ciò che può ottenere da certi prodotti.

Questa introduzione perchè ricordo bene la RedOne che surriscaldandosi durante le riprese si bloccava sul più bello, o la prima versione della Alexa che registrava solo in prores fullHD, senza audio perchè pur avendo gli ingressi audio il firmware non prevedeva nessuna opzione di registrazione audio interna, nè era pensabile di registrare in raw o in 2k, pur avendo un sensore che lo permetteva…

e mi fermo su nomi blasonati come questi, perchè altrimenti l’elenco sarebbe infinito, ma questo tipo di prodotti sono sempre stati abbastanza costosi da finire in mano a professionisti, che invece di fissarsi sui piccoli difetti di gioventù dell’hardware ne usavano tutti i pregi di questi splendidi prodotti.

Blackmagic Design ha prodotto hardware professionale a prezzo consumer, e come tale ha pagato il prezzo di finire in mano a gente che si lamenta di funzioni mancanti, quando non hanno neanche letto le 14 pagine del manuale base, dove sono indicate le funzioni che cercano… ma preferiscono scrivere e perdere giorni su forum facebook etc a lamentarsi della mancanza di funzioni presenti… Persone pronte a lamentarsi del mancato funzionamento di questa scheda o dell’altra, quando sia sul sito che sul manuale è specificato che per funzionare è necessario un determinato chipset o un determinato hardware a cui collegare tali prodotti…

La mia scelta di Blackmagic è fatta per la stessa ragione di tante altre persone, posso permettermi di acquistare questo tipo di prodotti e non la fascia superiore, conoscendo limiti e potenziale di tali prodotti. Spesso si scopre come un produttore intelligente come Blackmagic Design possa offrire dei prodotti a costi molto popolari, alle volte con qualche limite, ma sicuramente meglio di tanti altri.

Si deve fare una scelta, tra pro e contro di cosa si può comprare o no.

Di recente ho avuto modo di mettere mano su un prodotto molto chiaccherato, il VideoAssist 4k, parliamo di un recorder UltraHd in prores e dnxHD/HR con monitor FullHD da 7 pollici, con una ricca dotazione software per gestire le diverse situazioni in cui diventa molto importante avere un monitor di qualità e un recorder video.

Pur non essendo perfetto non esiste concorrenza a questo prodotto al di sotto dei 1000 euro che permetta :

  • registrazione in 4k prores e/o dnxhr o fullHD su doppia scheda
  • monitor fullHD di buona qualità per fuochi con focus assist
  • ingressi e uscite sia SDI che HDMI con conversioni attive

Avendolo usato per diversi giorni nelle riprese di un documentario posso dare un parere più che positivo per il prodotto che è, pur avendolo usato prettamente come monitor per il fuoco e controlli varii di esposizione e immagine, pur non avendo in quel momento le ultime features aggiunte con l’ultimo update firmware, ovvero le lut di preview e i falsi colori per il controllo dell’esposizione.

Usando spesso diversi tipi di monitor devo dire che mi sono trovato più che bene, ha fatto il suo lavoro e ho scoperto delle interessanti funzionalità che spesso non sono messe in risalto.

Con l’ingresso SDI da una camera è possibile comandare via remoto la registrazione, per cui usare la camera master come trigger di registrazione tramite l’sdi e quindi avere sia una copia del girato con sincrono del time code (se la camera lo manda via sdi), sia creare dei proxy o dei filmati da usare come giornalieri per la visione del materiale senza richiedere conversioni e/o sviluppi dal raw girato in camera. Ad esempio dalla Bmpc4k è possibile via sdi creare una copia proxy dei girati sincronizzati sul VA4K, e quindi avere un girato raw e immediatamente dei proxy su cui lavorare in prores o mxf per avid.

Anche da HDMI se si fornisce un timecode running, provato con la Lumix GH5, è possibile utilizzare il trigger per registrare il segnale 4:2:2 10bit non compresso della camera in uno dei formati prores o dnxhr del videoassist, il tutto in automatico per avere una maggior qualità generale oppure per avere un rapido backup della camera.

Il Videoassist 4k viene alimentato da due batterie LP-E6 (standard di molti monitor) ma anche da un ingresso 12v, e fin qui nulla di nuovo, ma molti non sanno che quando si collega l’alimentazione esterna il sistema ricarica le due batterie in contemporanea anche se il prodotto è in uso, il che significa che possiamo sia caricare le due batterie senza mai scollegarle dal monitor, sia usarle come batterie temporanee quando lavoriamo lontano da camera (nel caso sia montata su un jib), e poi ricollegare il tutto e muoversi solo con le batterie del monitor e della camera nel caso si abbia bisogno di essere più leggeri in situazioni di ripresa particolari. Con il prodotto spento con il suo alimentatore connesso è in grado di ricaricare entrambe le batterie in circa 70 minuti, per cui lavorando o con due coppie di batterie o collegandolo alla batteria della camera si può avere una autonomia continua senza problemi particolari.

Utilizzando le Lut possiamo previsualizzare diversi tipi di visualizzazione delle immagini, sia gestire una preview nel caso si voglia girare per una color particolare o in bianco e nero e avere una percezione migliore di ciò che potremo estrapolare nella finalizzazione del prodotto.

Miti e leggende

Ha un consumo esagerato delle batterie …

con 2 batterie da 1300 mhA  in registrazione, in semplice monitoriale, con o senza lut applicate ha una autonomia tra i 60 e i 70 minuti di attività continua.

Considerata la dimensione esigua delle batterie e la dimensione e la luminosità del monitor (7 pollici) è un piccolo miracolo, se volete maggiori autonomie ci sono anche LP-E6 da 2000 mha oppure batterie più serie a cui collegarlo andando avanti ore. Usandolo con la 12v della mia g-mount non mi accorgo del problema della durata delle batterie, e chi si fa il problema, sicuramente ha preso il prodotto sbagliato, perchè se si spendono 1000 euro di monitor / recorder non si può lesinare su batterie da 30 euro la coppia (Patona) per un ora di lavoro.

Ha una dominante verde nell’immagine

verissimo, però non giudico un professionista chiunque usi i colori di un monitor e non degli strumenti tecnici per analizzare esposizione e colore.

Comunque lo trovo un problema relativo, ho sviluppato in pochi minuti una lut che annulla in modo più che soddisfacente tale dominante, che vale sia per la versione da 5 che da 7 pollici, come si può vedere nell’immagine a lato.

Certamente se ci fossero i controlli di temperatura e tinta all’interno del monitor forse, e sottolineo forse il problema sarebbe facilmente annullato, ma è anche vero che ricalibrare un monitor su temperatura e tinta se non si usano strumenti e target adeguati è comunque un’operazione molto effimera, per cui probabilmente usare una lut comporta anche adeguarsi ad un certo livello di qualità e preparazione tecnica sulla gestione del colore.

Ha difficoltà con i flussi PsF

e chi non ne avrebbe… battute a parte, quando si manda un flusso progressivo in uno streaming interlacciato i problemi nascono a non finire in ogni tipo di apparecchiatura. Questo problema nasce sulle apparecchiature prosumer dove per poter vedere correttamente su ogni televisore il girato progressivo viene incapsulato in un flusso interlacciato per essere sempre compatibile, questo mette in crisi l’ingresso di molti dispositivi, VA compreso. Altri recorder equivalenti MOLTO più costosi come gli Atomos prevedono di gestire anche i flussi psf, ma oggi se uso una camera che mi butta fuori un flusso del genere dovrei esserne cosciente, quindi non compro il video assist.

Con le video reflex ha problemi a leggere il segnale

mah… diciamo che se un prodotto esce con un segnale standard, lui può registrare e visualizzare le immagini correttamente, per test è stato collegato a diverse dslr panasonic e sony con ottimi risultati, con canon 7dmkII (ufficialmente una delle poche con uscita video pulita fornita da canon), diverse canon dslr con magic lantern per abilitare una uscita hdmi pulita, non castrate dal firmware originale, e non ci sono stati problemi di registrazione, anzi…
mi sono divertito a collegare anche l’uscita di una HV30, vecchia HDV canon, che ha potuto esprimere tutto il suo sensore fullHD castrato all’epoca da registrazione HDV a basso bitrate. In generale se si offre un segnale non protetto da una sorgente compatibile agli standard indicati sul manuale pdf e sulle specifiche del prodotto, va tutto bene.

Non va bene con tutti i cavi SDI

mah… diciamo il contrario, forse parliamo di usare cavi non adeguati… per quanto riguarda i segnali FullHD ho gestito tranquillamente il VA con SDI di bassissimo costo e cavi coassiali da computer da 10m senza difetti o sganci, se si parla di segnale in 4k allora è il cavo a fare la differenza, perchè il cavo non di qualità è l’elemento castrante, non il video assist a non essere compatibile.
Il fatto che SDI utilizzi un tipo di connettore usato anche in altri ambiti, con una forma storica e forse ricorda prodotti antichi, non significa che i cavi, le impedenze etc non siano stati aggiornati per supportare flussi dati più importanti come quelli del 4k. Si torna al discorso iniziale, se si lavora con un prodotto di un certo livello anche batterie, cavi, cablaggi etc devono essere in linea altrimenti si rompe la catena della qualità.

Insomma per concludere prima di una breve carrellata tecnica, prodotto promosso oggi a pieni voti, per la fascia di prezzo offre features e qualità inarrivabili.

Specifiche tecniche :

  • Ingresso e uscite video SDI
  • Ingresso e uscite video HDMI
  • MiniXLR per ingressi audio bilanciati di alta qualità
  • Alimentazione sia tramite due batterie standard Canon LP-E6 oppure 12v da alimentazione esterna
  • Doppia SD ad alta velocità per la scrittura continua di file audio video
  • Registrazione ProRes e DnXhd/hr in vari container.
  • Touchscreen FullHD con zoom centrale per il fuoco
  • Porta Usb per upgrade firmware e caricamento lut.

 

Specifiche Software del VideoAssist

  • Strumenti di analisi video
    • istogramma del segnale entrante
    • zebra per esposizione
    • vettorscopio e waveform con zoom
    • focus assist a tre colori e più livelli
  • Guide di diverso tipo per gestire il framing e l’inquadratura
  • Supporto di Lut di preview (6 slot di 6 differenti lut)
  • Falsi colori per verificare l’esposizione

Pro e contro del prodotto

Contro

  • leggera dominante verde del monitor, che naturalmente non viene registrata, prontamente neutralizzabile con una semplice Lut
  • con una coppia di batterie EP-L6 (marca Patona 1300mha) abbiamo una autonomia di circa 64 minuti di registrazione continua, o monitoraggio continuo, quindi se si lavora a batteria è importante farsi una piccola scorta di batterie o usare una batteria esterna, personalmente lo alimento con la batteria della camera, una 170W quindi il problema di alimentazione non sussiste.
  • ha un certo peso (avendo un corpo in metallo per dissipare la temperatura)
  • non ha di serie un paraluce, per cui si deve ovviare con prodotti di terze parti

Pro

  • Ottimo Monitor SDI FullHD al prezzo di un monitor Hdmi
  • Recorder UltraHd in vari formari e codec a 10bit con codifica 4:2:2
  • Zoom centrale su segnale 4k, quindi zoom 1:1 ottimo per il fuoco su situazioni complesse
  • Focus Assist con peaking a diversi livelli e di diversi colori per coprire ogni tipo di situazione
  • 6 slot per Lut di preview
  • False Color per controllare l’esposizione delle immagini.
  • Capacità di ricarica delle batterie durante l’uso del prodotto o da spento

E per concludere… un piccolo regalo per tutti gli utenti del video assist e video assist 4K, un lut pack molto utile 😀

LutsPackv01

Qui dentro troverete diverse lut per :

– iso standard semplice lut di correzione colore eliminando la dominante verde
– 1600 emulazione di una immagine a 1600 iso dall’originale 400 iso per aiutare la messa a fuoco nelle riprese lowlight
– 3200 emulazione di una immagine a 3200 iso dall’originale 400 iso per aiutare la messa a fuoco nelle riprese lowlight
– 6400 emulazione di una immagine a 6400 iso dall’originale 400 iso per aiutare la messa a fuoco nelle riprese lowlight
– BN una simulazione dell’immagine in bianco e nero con una elaborazione ricca delle tonalità.

Le emulazioni sono state realizzate fotografando le stesse immagini e tabelle gretag con una BmPc4k e una Sony A7r, ed elaborando i raw tramite Resolve per ottenere lo stesso tipo di tonalità e luminosità delle immagine della Camera bmd come la Sony.


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