Tutto è possibile

Mese: Aprile 2016 Pagina 1 di 2

Filtro ND, cos’è e come si sceglie e/o si usa

I filtri nel mondo Digitale

il fatto che si catturi con sensori digitali ha diffuso la leggenda metropolitana che i filtri non siano più necessari, perchè tanto si fa tutto in post… ironicamente erano nati con la pellicola che aveva una superiore gamma dinamica della maggioranza dei sensori di fotocamere e dispositivi varii, e oggi proprio sui dispositivi più “deboli” si pensa che non servano…

La luce spesso va “addomesticata” perchè troppo dura, troppo morbida, troppo angolata, troppo calda e troppo fredda, troppa in alto e poca in basso e così via…

Neutral-Density-FiltersCos’è un filtro neutro?

Un filtro ND Neutral density, è un filtro neutro lineare o sfumato che riduce la luce entrante nella lente, in modo da ridurre la luce in eccesso. In fotografia si usa per controllare la luce con esposizioni prolungate di diversi secondi, in cinematografia serve a controllare la quantità di luce con diaframma e tempi di scatto fissi.

Mi serve?

se volete controllare la vostra esposizione, e non potete controllare il sole e le nuvole, si…

Per farla breve, alle 17.00 di un giorno primaverile in riva al mare, con 200 iso e 1/48 di otturazione (otturazione cinema) per esporre correttamente la scena dobbiamo chiudere a 22 il diaframma… Non vi dico a mezzogiorno…

E per esporre correttamente il cielo servirà un ulteriore filtro ND4 sfumato per compensare la grande luminosità del cielo rispetto a al mare o al terreno.

Come funziona?

Graduated-ND-filter-effectsIl filtro neutro lineare è un elemento in vetro o resina con una capacità di assorbimento della luce progressiva in funzione della propria numerazione ND 2/4/etc più è alto è il numero e più luce può assorbire.

Il filtro neutro sfumato è un elemento in vetro o resina con una sfumatura dal neutro ad assorbimento pieno, in modo che si possa compensare inquadrature dove il cielo sarà più luminoso della parte in terra.

Filtro fisso o graduale?

In realtà servono entrambi per gli esterni, perchè il cielo spesso sarà molto più luminoso del terreno e quindi serve quello sfumato, mentre se non inquadriamo il cielo servirà facilmente quello “pieno” per compensare l’eccesso di luce.

Esiste una terza scelta, che è una variante del primo filtro, il filtro Nd variabile, un filtro ND con una doppia ghiera, che a seconda di come lo si gira fa passare più o meno luce. Il filtro ND variabile è fatto con una coppia di filtri polarizzatori.

il che significa che se è di scarsa qualità crea un brutto effetto ad X al centro dell’immaginexpGRn, e delle dominanti di vario tipo verso il verde man mano che si aumenta il filtraggio della luce. Se è di buona qualità sarà un ottimo complemento all’esposizione, ma si deve fare attenzione che essendo comunque un polarizzatore andrà a togliere alcuni riflessi sugli oggetti, togliendo parzialmente la tridimensionalità degli elementi.

Un buon filtro ND variabile è il Genustech

Perchè non si può far a meno del filtro ND?

Sia che lavoriamo con una pellicola fotografica di altissimo livello (19stop) o una camera digitale classica (8-14 stop di gamma dinamica), non avremo una camera in grado di catturare tutta la gamma dinamica dalle ombre alle alte luci nel modo corretto, perchè la realtà sarà sempre più “ricca” d’informazioni e dovendo scegliere si finisce col catturare una immagine con meno informazioni di quelle percepite dall’occhio umano, mentre usando un filtro ND sfumato, o un filtro ND classico potremo catturare una immagine più interessante e piacevole.

In fotografia catturando la luce possiamo :

  • dosare la quantità di luce aumentando o riducendo il tempo di scatto, ma questo influenza la cattura degli elementi in movimento, con tempi lenti avremo oggetti mossi, mentre con tempi veloci si congelano nello spazio.
  • dosare la luce aprendo o chiudendo il diaframma, ma questo comporta che entro certi limiti si riduca o si ampli la profondità di campo, quindi chiudendo il diaframma al massimo si estende al massimo la zona di fuoco, che non sempre è ciò che vogliamo.

In Cinematografia catturando la luce possiamo solamente cambiare il diaframma, perchè l’otturazione deve essere per la regola dei 180 gradi (otturazione a farfalla) il valore doppio dei frame al secondo, altrimenti le immagini in movimento saranno stroboscopiche o mosse se si alza il valore.

Come potete immaginare, se volete scegliere il diaframma, e controllare quanta luce entra, l’unico modo è usare dei filtri Neutri che riducano la quantità di luce che arriva al sensore.

Io posso chiudere il diaframma, non mi interessa la dof, posso evitarli?

In generale no…

  1. Se ho un cielo luminoso e lo espongo correttamente vuol dire che sottoespongo tutte le parti medie riempendole di rumore, quindi avrò una immagine di bassa qualità
  2. Se chiudo troppo il diaframma, rischio la diffrazione, che mi fa perdere nitidezza nell’immagine. Il fatto che nel cinema e in fotografia si usino normalmente i diaframmi centrali non è casuale, ma serve sia a non avere una sfuocatura di campo tanto estrema da non tenere i fuochi durante i movimenti e poter catturare il massimo della nitidezza dalle lenti.
  3. In esterni la quantità di luce durante il giorno è spesso troppo alta per la maggior parte degli ISO applicabili in scatto o ripresa, quindi o si lavora a diaframmi chiusi, iso bassi e otturazione alta o si avrebbero immagini sovraesposte… ma l’otturazione alta in ripresa video significa immagini fortemente stroboscopiche.

Ir pollution, questa paura?

fig6_irOk abbiamo detto che i filtri ND sono il bene, ma non hanno punti deboli?
Quando si usano filtri MOLTO FORTI tipo ND16 o si sovrappongono più filtri neutri si può notare il fenomeno chiamato IrPollution, ovvero la sensibilità maggiore dei sensori digitali ai raggi Infrarossi porta a vedere negli elementi scuri un inquinamento cromatico rosso.

Il fenomeno si presenta solo a fortissime filtrature se i filtri ND non hanno il trattamento Ircut o non si è applicato un filtro IrCut alla lente, che tagliando i raggi infrarossi non si presenterà il difetto.

A seconda delle lenti, delle camere usate, ho potuto osservare il fenomeno solo in poche occasioni di filtratura molto fortemente con due ND molto pesanti, ND8 + ND16 e mettendo un buon filtro IRcut il fenomeno spariva, per cui è una preoccupazione relativa, ma si deve sapere di cosa si parla.

A seconda delle camere, Arriflex, BMD, Red etc ci sono frequenze diverse da tagliare, ad esempio le BMD lavorano meglio con un filtro che tagli le frequenze da 680nm in su.


Perchè non si deve comprare una BlackMagic Cinema Camera :-D

bmcNOMolti di noi, acquistato un nuovo giocattolo diventano un piccolo “evangelist”, termine tanto caro al marketing americano per definire quelle persone che impongono un oggetto, uno strumento decantandone lodi così tanto intensamente da farli diventare miracolosi, persino quando non lo sono, o esaltando proprietà e valori che sono presenti negli stessi identici prodotti della concorrenza, ma la loro capacità sta nel far vedere che queste capacità miracolose le hanno solo i loro prodotti, distorcendo la realtà.

Personalmente ho superato quel periodo da almeno 20 anni, a me interessa il risultato, per questo motivo se trovo uno strumento più interessante cambio, non sono legato a marchi o prodotti, nè mi pagano per pubblicizzarli, e anche quando lo ero, lavorando come demo artist, imparai che l’onestà nel presentare punti deboli e punti forti del prodotto mi distinse dagli altri, perchè non volevo imporre il prodotto, ponevo in evidenza la realtà e lasciavo a chi doveva acquistare la scelta, nel tempo ha sempre dato ottimi frutti.

Perchè tutto questo discorso? Perchè essendo passato a Blackmagic come corpo macchina in tanti non comprendono la mia scelta, e oltretutto non ne parlo in modo esageratamente positivo, come se non volessi farne l’evangelist, mentre quelli che conosco devono per forza imporre le loro scelte agli altri… li pagassero almeno… ma fa parte dell’animo umano, è stato addestrato a pagare e non essere pagato per tifare :-PP

Per questo motivo amici e conoscenti utilizzatori delle videoreflex aguzzate le orecchie e leggete tutti i motivi per cui non dovete comprare una Blackmagic Cinema Camera, vi farebbe male, lavorereste scomodi e tutte le vostre abitudini sarebbero sconvolte, e soprattutto usandola poi si inizia a pretendere di più, tutto quello che non siete abituati a fare normalmente.

  1. tranne la pocket Non hanno la batteria intercambiabile, per cui dovete attrezzarvi con una o più batterie esterne, perchè per lavorare ha bisogno di tanta corrente.
  2. NON ha un sensore full frame, quindi normalmente con le lenti fotografiche si deve gestire un minimo di crop, equivalente al formato APS-C.
  3. NON ha il fuoco automatico continuo, per cui si lavora con il follow focus o con i fuochi manuali dopo aver preso il fuoco col bottone focus.
  4. Il formato di qualità più bassa che può registrare è il Prores Proxy, che occupa un sacco di spazio sui dischi, figuriamoci in raw…
  5. La qualità così alta crea file molto nitidi e puliti, quindi si è costretti ad usare lenti di ottima qualità, filtri di qualità e tutta l’attrezzatura va upgradata molto per alzare la qualità.
  6. Si lavora con solo un iso reale, 400 o 800 iso, gli altri sono fittizzi, e pochi, di solito 200-400-800 e alcune hanno anche il 1600 iso, se deve fare come con la pellicola, aggiungere luce, perchè… notizia sconvolgente, la pellicola cinema più sensibile è 500 asa!
  7. I supporti sono SSD ad alta velocità quindi costosi per registrare il girato.
  8. Non si possono cancellare le clip in camera, per evitare frammentazione del disco e cancellazioni errate, come nelle cineprese digitali professionali.
  9. La normalità è girare in raw log, quindi poi per usarlo dobbiamo imparare a sviluppare le immagini e fare un file proxy di lavorazione, pensare di montare direttamente il raw richiede risorse molto molto grandi.
  10. il monitor è fisso sulla camera non orientabile, come la 5d… è un problema…
  11. Il monitor prevede solo uno zoom 1:1 e pochi controlli, quindi fondamentale avere un monitor esterno, per fare fuochi e tutto il resto.
  12. Non ha automatismi di nessun tipo, dobbiamo imparare ad esporre, a fare il fuoco, a sapere come si lavora…
  13. Non si applica il denoise in camera, se esponiamo male e abbiamo rumore dobbiamo toglierlo in post
  14. Ha un corpo massiccio e pesante, quindi va riggata e applicata su cavalletti, bracci e slider di livello più alto per supportare un maggior peso e gestirlo al meglio
  15. Non scatta fotografie, quindi dovete usare una macchina fotografica o vi accontentate di frame estratti dai soli 8.9 mpx raw, come si faceva 5-7 anni fà.
  16. ha un microfono orrido solo per un audio buono per fare il sinc, ma nasce per usare audio esterno, infatti ha due ingressi mono bilanciati per entrare con un audio esterno professionale
  17. non ha un filtro ND integrato, lo si deve gestire esternamente…

insomma un sacco di brutte cose per gestire per chi è abituato alle dslr e alle telecamere… evitatela, poi finite col capire come si girano i film, perchè si deve pensare prima di girare ore di materiale a caso, illuminato male, di fare fuochi a caso che stanno davanti o dietro i soggetti e un sacco di altre cose…

il mio commento è naturalmente ironico, visto che ogni giorno i professionisti lavorano in questo modo per realizzare i film che ci colpiscono ogni giorno, e la maggior parte di questi commenti si adattano anche alle cineprese digitali più blasonate. Il più grande problema delle camere Blackmagic è il basso costo, quindi le prendono persone abituate al run & gun delle dslr o delle telecamere e si trovano di fronte ad una cinepresa, che è un prodotto nato con scopi diversi e finalità diverse di lavoro, che richiede operatività e conoscenze diverse. L’incomprensione che nasce da ciò è spesso causa della cattiva fama delle stesse. La mia riflessione è banale, se le usano su grandi set (e non solo come crash cam) vuol dire che hanno ragione di esistere anche ad alto livello.


Adattiamoci, ma come ?

testate su sensore s35

testate su sensore s35

Da diversi anni sono un amante delle lenti vintage, dalla prima mirrorless nel 2010, la gh2, che grazie al tiraggio molto basso era possibile montare lenti di altri formati senza grandi spese, ma basta un anello metallico per portare la lente alla giusta distanza dal sensore. Permette di ridare smalto alle vecchie lenti, oltre a risparmiare in molte situazioni sul costo di nuove lenti che saranno usate in manuale e quindi più comode da gestire.

Ora tutto questo è così semplice? perchè allora ci sono anelli cinesi da 10 euro e anelli americani (metabone) da 200 euro?
facciamo due riflessioni pratiche sul tutto, quando vale e quando no e come funziona il meccanismo di adattamento.

Tiraggio di un formato

Ogni formato camera lenti ha un rapporto ben preciso di distanza tra lente e piano focale, sensore o pellicola, questa distanza si chiama tiraggio della lente, e varia in modo considerevole o meno da formato a formato. Questa distanza permette la proiezione corretta dell’immagine catturata dalla lente sul piano focale. Se questa proiezione viene fatta più avanti o più indietro, la combinazione di lenti interne dell’obiettivo non lavorano più in modo corretto e si potrebbe perdere la capacità di messa a fuoco corretta.

Un anello cosa fa

Quando devo adattare una lente di un formato, ad esempio Nikon F (46,5mm) ad un formato Canon EF (44mm) devo verificare se il tiraggio me lo permette, se il tiraggio è maggiore (distanza maggiore) è possibile, perchè l’anello che mettiamo in mezzo oltre a fare da adattatore all’attacco delle baionette, aggiunge la distanza all’attacco EF (44mm) per far si che la lente Nikon F (46,5mm) sia alla giusta distanza per proiettare il fuoco correttamente. Quando si hanno lenti che invece hanno un tiraggio incompatibile, ovvero con distanza negativa, si devono mettere anelli con una lente correttiva, che tranne rari e costosissimi anelli, riducono la qualità visiva originale della lente e quindi non ne vale la pena.

In breve : un anello adattatore fornisce sia la corretta distanza della lente dal piano focale sia la baionetta per collegare correttamente l’anello alla camera su cui vogliamo montare la lente

Cosa non fa un anello

Con eccezione delle ottiche di tipo passo C, che sono per 16mm e quindi molto piccole rispetto al diametro classico delle ottiche fotografiche, un anello non può far rientrare un’ottica dentro il bocchettone della camera, sia perchè nel caso di reflex potrebbe scontrare lo specchio durante lo scatto, sia perchè la dimensione e forma non lo permetterebbero.

Tranne anelli più costosi come i metabone, non vengono trasmessi dati da lente a corpo macchina, perchè si tratta di anelli meccanici. Al massimo hanno un chip di trasferimento dati exif, per cui tramite la fotocamera è possibile programmare l’anello per indicare alla camera che tipo di lente è montata e il diaframma massimo, in modo che nei dati exif delle foto ci siano indicazioni di cosa è stato usato per lo scatto.

Perchè la mancanza di precisione diventa un problema

Considerato che si parla di semplici anelli metallici, perchè la precisione è importante? Perchè si sposta il piano focale, e spostandosi il piano focale, l’anello della messa a fuoco non è più corrispondente, ad esempio un anello che sia più spesso di un decimo di mm porta a perdere la messa a fuoco all’infinito, ovvero si mette a fuoco fino a 15-20 metri, e il resto è fuori fuoco. Naturalmente dipende da ottica a ottica, ma parliamo di decimi di mm…

Se la baionetta non è perfettamente salda sull’anello, quando cambiamo il fuoco l’anello balla, nel caso migliore in senso rotatorio, il che può essere fastidioso durante lo scatto, ma se usiamo le lenti per uso video diventano poco utilizzabili.

Se la baionetta dal lato lente non è perfettamente planare la lente si inclina, si parla di magari un grado, che potrebbe sembrare nulla, ma a parte il discorso di movimento dell’immagine, farebbe l’effetto delle lenti decentrabili sfuocando dai due lati perpendicolari alla decentratura…

Se volessimo fare qualcosa di più solido?

5forats2Oltre ad anelli più costosi esiste una seconda soluzione, più drastica, ma più sicura, ovvero cambiare direttamente la baionetta della lente.

L’azienda di Barcellona Leitax crea baionette sostitutive per le diverse lenti per passare da un mount all’altro in modo solido e sicuro, in pratica si svitano le viti della baionetta originale, si toglie e si monta la nuova baionetta creata a mano in CNC su misura per noi.
Soluzione un po’ più costosa, ma definitiva e soprattutto solida, sicura, precisa al millesimo di mm. Inoltre l’autore delle baionette è un entusiasta che studia e smonta e monta molte lenti, e ha trovato la possibilità di adattare lenti che in realtà hanno tiraggi minori, ad esempio alcuni modelli di Minolta Rokkor 55mm 1.2 perchè la baionetta originale lascia spazio per sostituirla con una baionetta più corta (5 decimi di mm) e montare il tutto su attacco EF. Oppure per lenti Zeiss, Leica, etc dove la lente vale quei 50-70 euro di investimento per un adattamento sicuro e stabile nel lavoro.

edmikaOppure se vogliamo usare le lenti FD Canon sul nuovo formato, esiste un artigiano Americano EdMika che crea anche lui i mount dedicati al passaggio tra i due tiraggi che di base non sono compatibili, ma sostituendo le baionette è possibile, ed è specializzato in lenti FD portate su EF.
Oggi EdMika ha aggiunta ai suoi kit di conversione anche una baionetta per la conversione da Minolta Rokkor a EF.

Voightlander 55mm 1.4 AR

Un altro prodotto molto interessante solo le lenti Voightlander, prodotte su schema Zeiss, spesso con una nitidezza superiore a molti Planar prodotti da Zeiss stessa negli anni 70, ma a costi molti più contenuti. Prodotte in più formati e baionette che possono essere adattate facilmente al formato moderno, ad esempio la baionetta QBM di Rolley può essere convertito in modo molto semplice e rapido al formato EF, basta acquistare una baionetta di conversione da siti come Leitax.com o Edmika, togliere le tre viti relative alla baionetta originale, toglierla, appoggiare la nuova baionetta, rimettere le tre viti e voilà, la lente QBM è trasformata in una lente EF, con una salda baionetta in metallo che rende il collegamente tra camera e lente robusto e duraturo.


Upgrade -> Miglioramento … mica sempre

firmware 2.4In un mondo sempre più veloce, più frenetico, sembra che l’upgrade dei prodotti sia fondamentale per lavorare, anzi indispensabile e se si rimane indietro diventa un problema…

ci sono produttori di hardware come nel caso del mobile che addirittura forzano l’upgrade ai nuovi firmware e SO scaricandoli in automatico sui device, occupando spazio, creando falsi errori di sistema all’uscita dei nuovi os per “involontariamente” causare la necessità di reset per aggiornare il sistema, e spesso impedendo che si possa tornare indietro, o portando l’utente a necessità di essere un super smanettone per tornare indietro. Sono testimone personalmente dei problemi causati da due aziende leader nel settore, che resettando i device al precedente sistema con metodi da hacker (perchè per una delle due non esiste modo di fare il downgrade, anzi viene bloccato dal server dell’azienda), si ripristinano perfettamente le funzionalità, e a dispositivo pulito, se si fa l’upgrade si blocca o si rallenta o si rende inutilizzbile il prodotto.

Ora se siete qui è per parlare di macchine fotografiche o telecamere, già in passato mi sono dilettato nell’hacking dei firmware delle panasonic grazie al tool realizzato dall’hacker russo Vitality, sia utilizzando preset già fatti tra cui il famoso Flowmotion, sia creando varianti per conto mio, per ottimizzare la resa della panasonic GH2, eccellente vdslr che con l’hacking era in grado di competere con telecamere di fascia molto più alta.

Oggi vediamo come non sempre un upgrade equivale ad un vantaggio. Da tempo sono passato alle cineprese digitali, in particolare Blackmagic Design, ne ho sviscerato pro e contro in altri articoli, e ho espresso il mio pensiero, poi a seconda delle necessità e dei gusti possono piacere o no, per le mie necessità sono vicine alla perfezione, e per il costo che hanno superano di gran lunga i risultati.

Presa un anno e mezzo fa, quando c’era ancora un firmware molto basico, pian piano con realease firmware sempre più sofisticate la macchina è diventata un prodotto da produzione affidabile e di qualità.

Di recente avendo avuto necessità di ripresa in low light, mi sono accorto di un difetto che non avevo notato in passato, perchè non c’era…

avendo fatto delle riprese alla nipotina al buio, o meglio illuminata solo dalla luce della tv della cucina, quindi quasi al buio, ho notato un alone nero su lato sinistro molto denso, e sopra una cosa similare, ma meno intensa.

Subito mi sono inquietato, ho fatto qualche prova a diversi livelli di luce, e il problema nasceva in assenza di luce, dove pompando in post il segnale (di 5 stop) di una immagine ripresa col tappo, veniva messo in evidenza come da jpeg.

Sicuro che non fosse così in precedenza, mi sono messo a fare qualche ricerca e ho incontrato un post proprio sul sito della BMD, relativo a questo problema con il nuovo firmware…

dopo aver fatto qualche esperimento, con molta pazienza (cambiare il firmware sulla camera richiede circa 15 minuti ogni volta), ho scoperto che a seconda del firmware il risultato in low light era differente.

la versione 1.9.5 firmware 1.9.5mostra a 5stop +  una leggera forma di banding, assente in presenza di segnale luminoso. Più che naturale su una immagine del genere.

firmware 2.0.1ad una versione 2.0.1 presenta un banding un poco più pronunciato

firmware 2.4la versione 2.4 che introduce teoriche ottimizzazioni macchina (sarei propenso a pensare il contrario) e aggiunge solo le guide per i formato 1.84 e 2.40 allo schermo, che posso usare quelle del monitor esterno, o il caro vecchio foglio di acetato con i segni sul monitor di controllo, la posso evitare a piè pari.

quindi concludo che ad oggi, essere sempre aggiornati non è un bene ad ogni costo, e che bisogna saper guardare indietro, perchè quello che avrei immediatamente ricondotto ad un difetto hardware, in realtà è legato al software della macchina.

Ora immagino già che i detrattori della BMC siano già pronti con commenti di sdegno, ma li fermo informandoli che la prima Alexa che ho provato, macchina che costa 20 (venti) volte la bmpc4k al rilascio era nelle seguenti condizioni :

  • l’audio non si registrava in camera perchè il firmware non considerava gli xlr della camera
  • si registrava in prores, tre tipi, internamente solo il formato fullHD, e la registrazione 2k era disponibile solo da registratore esterno che sarebbe arrivato 6 mesi dopo
  • ogni 3-4 registrazioni una la saltava, senza dare preavviso, per cui si dovevano sempre riguardare gli shooting altrimenti si rischiava di avere delle mancanze di shooting sulle scene
  • la quantità di rumore della prima release era mostruosa, ricordo i primi girati e sembravano da dslr.
  • ha il marchio che è una garanzia cinematografica da decine di anni, quindi le persone pretendevano, ma non se ne lamentavano sui forum, perchè con quella macchina ci lavoravano… daltronde anche le cineprese a pellicola si inceppavano, graffiavano il girato, etc.

quindi questo post non per lamentarmi del problema, del quale BMD è stata informata con dovizia di dettagli, ma per fornire una soluzione a chi deve risolvere al volo, cioè tornare indietro al firmware 1.9.5

voglio ricordare che nella vita chi si lamenta al vento, perde tempo
chi si ingegna ed evolve, va avanti e risolve 😀


アップグレード -> 改善.. いつもマイカ

ファームウェア 2.4ますますペースが速く、より多忙な世界では、製品のアップグレードは仕事に不可欠であり、実際に不可欠であり、あなたが後ろにとどまれば問題になるようです。

モバイルの場合など、デバイスに自動的にダウンロードしたり、スペースを取ったり、新しいOSの出口で誤ったシステムエラーを発生させたりしてシステムを更新したり、戻って戻る必要が生じたりする場合や、ユーザーをスーパーオタクにする必要がある場合にも、新しいファームウェアやSOへのアップグレードを強制するハードウェアメーカーがあります。私は個人的に、ハッカーの方法でデバイスを以前のシステムにリセットすることによって(2つのうちの1つはダウングレードする方法がないため、実際に会社のサーバーによってブロックされているため)、機能を完全に復元し、アップグレードを行うとデバイスをきれいにし、製品をブロックまたは減速または無駄にするという、セクターの2つの大手企業によって引き起こされた問題を目撃しています。

今あなたがここにいるなら、カメラやカメラについて話すことですが、すでに私は過去にロシアのハッカーVitalityによって作られたツールのおかげでパナソニックのファームウェアのハッキングに手を出しました。

今日、アップグレードが常に利点に等しいとは限りません。私は長い間デジタルカメラ、特にBlackmagic Designに切り替えてきましたが、私は他の記事で賛後見を回避してきましたが、ニーズや好みに応じて、私のニーズは完璧に近く、コストは結果をはるかに上回っています。

1年半前に撮影, まだ非常に基本的なファームウェアがあったときに, ゆっくりとrealaseますます洗練されたファームウェアでマシンは信頼性と品質の生産製品となっています.

最近、低光の回復が必要だったので、私は過去に気づいていなかった欠陥に気づいた。

暗闇の中で彼女の孫娘を撮影した、またはむしろ台所のテレビの光によってのみ照らされたので、ほとんど暗闇の中で、私は左側の黒いハローが非常に密で、似たようなことの上に、それほど激しくありません。

すぐに私は落ち着きがなくなり、私は光の異なるレベルでいくつかのテストを行い、問題は、ポストにキャップで撮影された画像の信号(5ストップの)をポンピングする光の不在で発生し、jpegごとに強調されました。

確かにそれは前ではなかった、私はいくつかの研究を始め、私は新しいファームウェアでこの問題に関連して、BMDサイト上のポストに会った.

いくつかの実験をした後、多くの忍耐(カメラのファームウェアを変更するたびに約15分かかります)で、私はファームウェアに応じて低照度の結果が異なっていることがわかりました。

バージョン1.9ファームウェア 1.9.5.5は5stopを示しています – 光信号の存在下で不在のバンディングのわずかな形式。このようなイメージに自然以上のもの。

ファームウェア 2.0.1バージョン 2.0.1 では、少し顕著なバンディングが特徴です

ファームウェア 2.4理論上の機械最適化を導入するバージョン2.4(私はそうでないと思う傾向があるだろう)、私は外付けモニタのもの、またはコントロールモニター上のマークを持つ親愛なる古いアセテートシートを使用できる画面に1.84と2.40フォーマットのガイドを追加するだけです。

だから私は、常に最新であることはどんなコストでも良くないと結論付け、私はすぐにハードウェアの欠陥にさかのぼるものは、実際にはマシンのソフトウェアに関連しているので、振り返る方法を知っている必要があると結論付けます。

今、私はすでにBMCの批判者がすでに怒りのコメントで準備ができていると想像していますが、私は彼らが私が試した最初のAlexa、リリース時のbmpc4kの20倍のマシンが次の条件にあったことを彼らに知らせるのを止めます:

  • ファームウェアがカメラの XLR を考慮しなかったため、オーディオは部屋に録音されませんでした
  • プロレスに登録, 3 種類, 内部的に唯一の完全なHD形式, そして2kの記録は、6ヶ月後に到着する外部レコーダーからのみ利用可能でした
  • すべての3-4の録音は、通知を与えることなく、スキップしたので、あなたは常に撮影を見なければならなかったので、そうでなければ、あなたはシーン上の撮影の欠如を持っている危険を冒しました
  • 最初のリリースからのノイズの量は巨大だった、私は最初の映像を覚えていて、彼らはデジタル一眼レフのように見えた。
  • それは何十年もの間映画的な保証であったブランドを持っているので、人々は要求しましたが、そのマシンで彼らはそれに取り組んでいたので、彼らはフォーラムでそれについて不平を言いませんでした. もう一方から、フィルムカメラが詰まったり、映像を傷つけたりしました。

だから、この記事は、BMDが非常に詳細に知らされている問題について不平を言うのではなく、その場で解決しなければならない人に解決策を提供するために、ファームウェア1.9.5に戻ることである

私は人生で風に文句を言う人は、時間を無駄にすることを覚えておきたい
設計され、進化し、先に進み、解決:-D


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