Telecamera o macchina fotografica per il video?

Questa domanda nasce spesso, dare una risposta non è semplice, perché si tratta di due prodotti completamente diversi, ognuno con vantaggi e svantaggi, per cui è importante capire perché scegliere uno o l’altro.

Dal 2008 è nata la moda delle video dslr, ovvero usare le macchine fotografiche come telecamere, per la loro gamma dinamica più ampia, lenti intercambiabili, hanno sensori più grandi così si può sfocare più facilmente…

insomma la manna dal cielo, se non fosse che…
Le dslr non sono MAI delle telecamere, per cui ci sono dei dettagli che a molti sfuggono, ma si devono tener conto nel caso di un eventuale acquisto.

Zacuto setupMolti possono pensare ai problemi di grip, di come maneggiarle, dell’audio, della qualità di registrazione ridotta, ma quelli sono solo dettagli, ci sono mille e più modi di gestire quelle limitazioni…

il primo e unico vero problema non risolvibile con accessori è come i loro sensori catturano le immagini in movimento

Un sensore fotografico, per quanto sia nato per catturare immagini, nasce per catturare immagini statiche, non in movimento, e per quando sia veloce la cattura, lavorerà sempre (ad oggi giugno 2017) con la modalità dello scan line, ovvero una riga alla volta, creando il fenomeno del rolling shutter, ovvero una distorsione più o meno evidente degli oggetti in movimento circolare e orizzontale.

Se i movimenti sono lenti non si vedono difetti di alcun sorta, ma quando ci sono panoramiche o oggetti rotatori, la distorsione diventa evidente, con le fullframe ogni oggetto in movimento veloce si contrae e si restringe creange degli effetti jello poco piacevoli.

So che quello che sto scrivendo genera nella maggior parte dei videomaker un moto di protesta, che si può contenere, che non sono effetti così evidenti, che il pubblico non vede quei difetti, etc etc etc… ma queste sono affermazioni tecniche oggettive, non si può nascondere la realtà: più è grande il sensore, più si deve stare attenti ai movimenti orizzontali e rotatori.

Visto che mi piace andare controcorrente, invece dei soliti filmati delle canon metto i link quelli di una FF sony e di una m4/3 come la gh4, qui si può vedere come una ripresa di panoramica mediamente veloce comporti una inclinazione laterale decisamente evidente.

mentre sui movimenti rotatori, che non deve essere per forza la ripresa di un ventilatore, ma le ruote di un’auto, le braccia di due persone che corrono, etc etc

Questo tipo di distorsioni rendono evidenti i limiti della gestione del sensore in rolling shutter, tecnica di cattura delle immagini presente ANCHE in molte telecamere, ma avendo sensori molto più piccoli, o spesso semplicemente con una scansione più veloce il fenomeno è minimizzato rispetto alle DSLR che dovendo poi scalare i dati dai xx megapixel ai 2 mpx del Fhd, o gli 8.9 mpx del 4k, il fenomeno rimane accentuato.

Perchè si usa il Rolling shutter nel video quando per lo scatto fotografico si usa il Global shutter?

Semplice! è più economico per la gestione dei dati video, come processo di cattura delle informazioni, etc etc
Quando si cattura una riga di dati la si può processare subito, o al max con la seconda riga creando matrici di pixel 4×4 su cui applicare già vari algoritmi di compressione, e registrare solo i dati derivati, mentre se si lavora in Global shutter si deve catturare un intero fotogramma, quindi elaborarlo, e salvarlo, mentre ne stanno arrivando almeno altri 23 nello stesso secondo.

L’approccio Global Shutter offre una miglior cattura e gestione dell’immagine in movimento, della sfuocatura di movimento, dei vettori di movimento, ma richiede :

  • buffer molto più veloci e capienti
  • processori video immagine molto più potenti e veloci
  • data managment su sd/ssd/cf molto più veloci per scrivere più dati
  • un sistema globale più responsivo.

L’approccio del Rolling shutter spesso viene usato per catturare una dinamica luminosa maggiore, sulle cineprese digitali accade questo, ma dato che la fotocamera già è in grado di fare quella cattura con quella dinamica in global shutter (scatto fotografico) si può supporre che sia la soluzione più economico per il produttore delle macchine fotografiche, tanto lui produce macchine fotografiche, non telecamere … il fatto che poi si siano messi a produrre macchine fotografiche con uscite pulite HDMI, timecode, profili log etc è solo un caso…
infatti continuano a mettere nel comparto video la priorità di diaframmi, lasciando oscillare lo shutter… roba che neanche un filmaker anni 90 avrebbe accettato (io sono uno di quelli…).
La informazione che a molti manca è il fatto che il Rolling Shutter potrebbe non essere un problema, visto che la Alexa, cinepresa Arriflex standard per il 90% della produzione cinema, usa la tecnologia rolling shutter, ma con una latenza di 3ms quindi non si genera il problema dell’effetto Jellow, mentre nelle fotocamere spesso abbiamo tempi più lunghi di latenza e quindi si genera il problema.

Rolling shutter, non mi disturba

Ora diciamo che possiamo passare sopra a tale limitazione, ma cerchiamo di capire quando dobbiamo scegliere tra telecamera e macchina fotografica cosa cambia e come, perché spesso si danno per scontate delle cose, che poi diventano sorprese amare da gestire, o da comprare per ulteriori spese.

Punti di forza della telecamera
  • Nasce per fare riprese quindi è tutto il sistema è pensato per il video
  • Il sensore è su misura per fare video, non si generano aliasing e moires nel downscaling come nelle macchine fotografiche.
  • Ottimizzazione dei codec e dei sistemi di compressione del video e delle matrici di compressione
    Tradotto :  lo stesso video compresso con gli stessi mbits avrà una qualità migliore di quelli compressi dalla maggior parte delle telecamere.
  • L’autofocus è pensato per seguire e gestire soggetti in movimento
  • Praticamente tutte le telecamere a lente fissa hanno lo stabilizzatore o elettronico o fisico per gestire al meglio le riprese in movimento.
  • Sono fornite già un buon microfono di base, e hanno più di un ingresso e canali multipli per la registrazione dell’audio
  • Hanno uno zoom motorizzato con velocità variabile
  • Hanno porte di uscita video registrabili di qualità
  • Nasce con un mirino o un monitor articolato per gestire al meglio le riprese da angolazioni particolari senza difficoltà operative.
  • La telecamera è più adatta al run and gun, esce dalla scatola “finita” con tutto quello che serve per catturare audio e video
  • Le telecamere hanno spesso bottoni e controlli fisici per gestire le impostazioni della camera senza staccare la ripresa o lo sguardo dal soggetto.
Punti di forza delle macchine fotografiche
  • Nasce per catturare una gamma dinamica ampia e spesso maggiore delle telecamere
  • Il sensore più grande permette spesso di catturare più luce e sfuocare meglio i soggetti (anche se dipende da camera a camera).
  • La maggior parte ha obiettivo intercambiabile, il che le rende interessanti.
  • Stanno uscendo camere mirrorless con sensore stabilizzato per poter mettere davanti lenti di ogni tipo e avere la stabilizzazione.
  • Se si devono fare riprese in modo poco appariscente, è più anonima della telecamera.
Punti deboli delle telecamere
  • Spesso i sensori piccoli causano fatica nella gestione della luce
  • I sensori più piccoli tendono a creare complicazioni nella gestione della focale traendo in inganno l’utilizzatore nella scelta delle focali.
  • Il sensore piccolo tende a ridurre la sfuocatura di campo e quindi diventa più complesso sfuocare le immagini n determinate situazioni.
  • La gamma dinamica spesso è inferiore a quella delle macchine fotografiche di pari prezzo (dipende da prodotto a prodotto)
Punti deboli delle macchine fotografiche
  • Nasce per fare fotografie, quindi non tutte le funzioni fotografiche sono attive sempre nel video
  • Il sensore è più grande della risoluzione del video, la gestione della scalatura spesso crea problemi di aliasing moires oppure nitidezza rispetto al segnale potenzialmente catturabile dal sensore in modalità fotografica (dipende dal marchio come scala i dati, se con line skipping come canon o pixel binning come sony e panasonic.)
  • L’autofocus sulla maggior parte delle camere è solo per la partenza della ripresa, poi non segue i soggetti
  • La maggior parte delle lenti prime non hanno lo stabilizzatore, poche mirrorless hanno il sensore stabilizzato (fascia alta di prezzo) il resto hanno lo stabilizzatore d’immagine solo zoom di un certo tipo .
  • Consumano un sacco di corrente nella ripresa video e spesso ci si deve attrezzare con più batterie
  • Molte fotocamere (canon e sony) si surriscaldano durante la ripresa video e c’è il rischio che si interrompa la ripresa dopo x minuti di lavoro (nelle condizioni peggiori).
  • Le fotocamere vendute in Europa non possono fare riprese più lunghe di 29 minuti e 59 secondi, altrimenti sarebbero tassate come videocamere, e quindi più costose; per questa ragione i produttori mettono un blocco di durata massima alle fotocamere.  Non è possibile la ripresa di uno spettacolo teatrale, ad esempio, senza modifiche non ufficiali dei firmware, oppure si deve acquistare il prodotto fuori dall’Europa.
  • Si deve aggiungere un microfono esterno alla camera, perchè di serie le macchine fotografiche non hanno mai un sistema decente di registrazione dell’audio. Inoltre non tutte le fotocamere posseggono l’ingresso microfonico, o hanno un buon amplificatore di segnale audio, quindi spesso è necessario acquistare oltre che il microfono anche un registratore digitale.
  • Quasi nessuna fotocamera possiede obiettivi zoom motorizzati e i pochi obiettivi motorizzati (Panasonic) hanno motore lineare, cioè non si può dosare la velocità di zoomata.
  • La maggior parte delle fotocamere ha porte di out video in formato mini o micro HDMI, molto fragili, e l’uscita video spesso è castrata dal produttore per evitare la registrazione esterna del segnale.
  • Molte fotocamere non hanno dei buoni schermi di visione, per fare il fuoco o giudicare l’inquadratura, e spesso sono saldati al corpo macchina.
    Poche sono le camere con monitor articolati per poter riprendere da angolazioni particolari, per le altre sono necessari monitor esterni.
  • Spesso la disposizione dei bottoni e dei controlli per modificare le proprietà di ripresa sono nei menù interni, costringendo a stoppare spesso le riprese per gestire il tutto da menù.
I costi nascosti delle macchine fotografiche…

spesso si guarda un prezzo e non ci si rende conto di come si debba accessoriare una camera fotografica per utilizzarla in modo comodo e profiquo per il video.

Qui sotto ho fatto una tabella sugli elementi, per capire cosa può essere utile con i due prodotti.

Telecamera Macchina fotografica
Card SD o CF per il girato indispensabile indispensabile Supporto per registrare il video
Batteria aggiuntiva opzionale indispensabile Per registrazione su lunghe durate
Microfono esterno opzionale indispensabile per audio lontani o direzionali per isolare voce da ambiente
Cage opzionale indispensabile La cage serve ad avere una presa più comoda, una maniglia e fori filettati su cui montare gli accessori
Cavalletto opzionale opzionale Per riprese lunghe, per riprese stabili etc
Filtro ND indispensabile indispensabile quando c’è troppa luce per dosarla
Monitor esterno opzionale indispensabile sia come visione più precisa, che ausilio quando si hanno limiti di angolo o visione sulla camera stessa
Lenti aggiuntive opzionale
(se intercambiabile)
opzionale
(se intercambiabile)
per avere una maggior flessibilità narrativa operativa
 Follow focus  opzionale  indispensabile  le lenti fotografiche non essendo pensate per la ripresa video spesso non sono in grado di cambiare il fuoco in modo fluido durante la ripresa se non utilizzando un ausilio, il follow focus, per evitare di toccare la lente, ma agire direttamente in parallelo con essa.