EU-4306_USB3

 

USB 3.0 una evoluzione dello standard per aumentare la velocità di trasferimento dati di xx volte.

Tutti più felici che per copiare i dati, mettere al sicuro i nostri dati, le fotografie, i filmati, i tempi si riducono in modo notevole.

Il mercato è pieno di periferiche di archiviazione usb 3.0, portatili e fissi hanno praticamente quasi solo porte usb 3.0, un paradiso… quasi …

La teoria dice che lo standard 3.0 ci porta dai 60 mb/s al 640 mb/s quindi parliamo di oltre dieci volte più veloce nel trasferire i dati tra un dispositivo all’altro.

La teoria, ma la pratica?

La teoria è questa, mentre la realtà è ben differente, perchè le vere performance sono di gran lunga superiore all’usb 2.0 ma ci sono spesso colli di bottiglia che non vengono considerati.

  • la velocità del chipset della scheda usb 3.0 del computer
  • la velocità del chipset del controller del supporto dati
  • la velocità del supporto da cui si copiano i dati
  • la velocità del supporto su cui si copiano i dati
  • se il supporto sorgente e origine condividono lo stesso controller il chipset riesce a distribuire il flusso dati in modo uniforme.

Facciamo un esempio pratico : compro il disco esterno USB 3.0 di marca nota XX (considerata la velocità con cui cambiano i modelli e i dispositivi, non ha senso indicare marca e modello, visto che lo stesso modello acquistato più volte conteneva dischi diversi e di velocità differenti), provo a copiare dei dati e lo trovo decisamente lento…
Provo a cambiare la porta del computer, niente; provo a cambiare computer, niente; provo a cambiare la sorgente dei dati, niente… sono un testardo, apro il box del disco (annullando la garanzia, ma pazienza), scopro che il disco contenuto è un 3900 rpm, ovvero un disco robusto, a bassa velocità di rotazione, che per un disco da 2.5 portatile è ottimo perchè si riducono le possibilità di danni in caso di urto e cadute in fase di rotazione, ma che riduce le performance effettive durante la copia.

ora nella maggior parte dei casi, i dischi meccanici singoli non hanno la capacità di saturare la banda del sata o dell’USB 3.0, ma se uso dei raid dove la somma delle performance dei dischi si somma, potrei anche arrivare a raggiungerla. Nella media delle persone, nessuno ha il problema di questo tipo, nè soprattutto si accorge delle differenze.

Chi invece deve maneggiare tanti dati professionalmente (backup dati, backup filmati etc) deve tener conto di diversi fattori tecnici, non solo relativi ma combinati tra di loro, perchè un disco veloce con poca cache può essere superato da un disco poco più lento, ma con maggior cache; la differenza di taglia del disco influisce sulle performance, perchè se i dischi sono più densi a parità di giri offrono un output dati maggiore quindi possono offrire maggior velocità al salire con la taglia.

Le incompatibilità che non esistevano sull’USB 2.0

In un mercato dove tutti fanno a gara ad offrire il prodotto usb 3.0 al prezzo più basso sembra di essere in paradiso, ma…
Non tutti sanno che ci sono incompatibilità più o meno forti tra i diversi chipset dei controller delle schede madri e quelli dei box/nas/dischi esterni.

Dopo aver avuto una serie di problemi con diverse schede madri, che sganciavano diversi dischi, ho fatto un po’ di ricerche e ho scoperto che i diversi produttori di chipset fanno a scaricabarile tra di loro per le responsabilità degli sganci dei supporti e/o problemi di comunicazione tra di loro. Esistono centinaiai di thread nei forum informatici che mettono in evidenza che gli accoppiamenti più a rischio sono quando si collegano i chipset :

– JMICRON JMS539 + NEC/RENESAS D720200
– JMICRON JMS551 + NEC/RENESAS D720200
– JMICRON JMS539 + ETRON EJ168A
– JMICRON JMS551 + ETRON EJ168A

quando si combinano questi chipset il rischio, o la certezza, visto che il comportamento che ne consegue è lineare, è che il dispositivo collegato avrà rallentamenti, sganci ogni 10-15 minuti del dispositivo.

Il palliativo sta nel mantenere aggiornati i driver di entrambi i chipset, disabilitare ogni tipo di risparmio energetico sui dischi e sul sistema relativo ai chipset. Ci sono aggiornamenti firmware sui siti relativi ai produttori di chipset, dove si può sperare di ridurre i problemi.

Perchè è importante sapere quale chipset stiamo usando?

perchè a seconda dei prodotti possiamo avere più chipset sulla stessa macchina, ad esempio la piastra gigabyte che usavo prima aveva due chipset diversi, e con una scheda esterna ho introdotto un terzo chipset non incriminato. L’attuale piastra Asus ha tre chipset diversi usb 3.0 e quindi devo stare attento a quale porta USB 3.0 uso per gli hard disk esterni, su due ho i chipset incriminati, per cui se collego il disco WD mini che non ha il controller problematico, tutto ok, ma se collego i nas (ne ho tre, due da 4 dischi e uno da 8 dischi) devo usare il terzo gruppo di porte USB 3.0, che però sono porte esterne, quindi ho acquistato una basetta esterna per portarle dietro a portata di connettori, altrimenti mi si sconnettono ogni 15 minuti i dischi contenuti nei nas.

Quindi si può concludere che…

lo standard Usb 3.0 ci permette di copiare i dati FINO a 640 mb/s a patto che si copino i dati da un disco collegato su un chipset DIVERSO da quello di ricezione.

Cosa posso fare per ottimizzare il trasferimento dati?

  • usare dischi connessi su chipset e standard differenti, ad esempio dischi interni su sata verso o da dischi Usb 3.0 veloci.
  • usare dischi esterni usb 3.0 su due chipset differenti per evitare che il chipset lavorando sia in ingresso che uscita dati non abbia qualche tipo di rallentamento
  • disabilitare ogni tipo di risparmio energetico su dischi interni ed esterni
  • disabilitare il controllo antivirus sui dati in arrivo dal disco X (solo per dati sicuri)
  • usare software ottimizzati per la copia dati e che usino il parity check per avere la certezza della copia dei dati.