THE VILLAGE, Roger Deakins, 2004, (c) Buena Vista

Tanti filmaker moderni sono nati con le fotocamere, e per tale ragione si sono sempre lamentati che non avevano telecamere fullframe, che le telecamere non sono cinematiche perchè sono croppate… Ho scritto tanti articoli relativi al crop e al motivo per cui non è mai stato un problema finchè non è stato inventato dal marketing di un noto brand per vendere le sue fotocamere Fullframe rispetto alla concorrenza Aps-c.

Il cinema è nato 16 e 35 mm ma con scorrimento verticale, quindi con una dimensione assimilabile al aps-c, e il concetto di crop non c’è mai stato, si aveva una lente e la si usava / usa per le necessità o per le scelte estetico/narrative. Alternativa ad esse c’è stato il 70mm per contrastare la televisione, e per dare una resa particolare di dettaglio e qualità delle immagini, ma a causa delle dimensioni maggiori della camera e dei caricatori di pellicola 70mm, che oltretutto aveva una durata minore per caricatore, era meno diffuso e meno usato del 35mm e s35mm classico.

Oggi con l’avvento di cineprese Arri, Panasonic, Panavision, Sony LF (largo formato) i filmaker si lamentano che non possono avere cineprese economiche con quel formato, non pensando che non è il sensore grande a fare il cosiddetto Cinematic Look.

Perchè la nascita della seconda ondata del digitale con la 5D ha fatto credere questo mito del sensore grande?

Chi mi conosce sa che sono un pragmatico, mi piace scherzare, ma poi mi piace analizzare seriamente e tecnicamente i fatti.

Prima della 5D tutti i sistemi di ripresa erano telecamere a sensore piccolo, pensate per il video, quindi con tutta una serie di difetti, che la 5d, per quanto non fosse nata per il video, non aveva.

La classica telecamera degli anni 2000 aveva i seguenti difetti :

Sensore piccolo

Il sensore piccolo ha una serie di limiti:

  • il primo è relativo alla superficie, di solito da 1/3 a 2/3 di pollice, la quantità di luce che poteva raccogliere era poca, quindi per funzionare correttamente spesso doveva applicare forti rapporti di guadagno elettronico, contrastando spesso troppo le immagini, portando facilmente a bruciare le alte luci e chiudere le ombre o sporcandole con forte rumore digitale.
  • Il secondo difetto del sensore piccolo è che mettendo uno zoom davanti al sensore, questo deve essere molto spinto come grandangolare, altrimenti non è possibile fare dei totali nei luoghi più stretti, facendo si che la maggior parte delle immagini hanno distorsioni più o meno spinte, allargando le immagini,da qui il detto “la Tv ingrassa”.
  • Il terzo difetto è che un sensore piccolo, soprattutto pre smartphone, ondata tecnologica che ha spinto molto di più la ricerca nella direzione dell’ottimizzazione dell’immagine sulle piccole dimensioni, offriva una qualità di dettaglio fine molto relativa, ma all’epoca bastava l’HD visto su monitor di qualità relativa.
Immagine con Video Look

Tutte le telecamere lavoravano in uno spazio colore rec601, con poco contrasto tra luce e ombra, non avevano ancora diffuso bene il rec709 che gestisce un contrasto migliore, quindi spesso veniva applicato uno sharpness artificiale alle immagini che creava quello che oggi chiamano il “retro look” o il “vhs look”, cioè degli aloni più o meno intensi attorno agli oggetti con un minimo di contrasto.

  • Il primo difetto è dato dalla bassa gamma dinamica catturabile da quel tipo di sensori, unita a contrasto forte, e non c’era molto da fare, quasi tutte le camere erano costruite in quel modo.
  • Il secondo difetto era causato da pessimi display che portavano la maggior parte degli operatori a alzare lo sharpness al massimo nell’illusione di avere immagini più nitide, ma non lo erano e quindi purtroppo diventavano più artificiali le immagini.
  • il terzo difetto era dato dall’uso delle telecamere che permettendo movimenti più “sporchi” per la natura della cattura del movimento con i ccd portava ad una diversa estetica del movimento e dell’uso della camera.
  • il quarto difetto, terribile, era/è l’interlacciatura, che vista su una televisione è invisibile, ma vista su computer o altri media sbriciola in modo orribile le linee degli elementi in movimento creando difetti digitali antiestetici, e la sua rimozione portava alla perdita del 50% della già bassa definizione verticale.

Cosa ha offerto la DSLR che era improbabile poter fare al tempo con le telecamere.

  • Sensore con minore crop (Non crop zero, che non esiste) = lenti normali e rese più naturali della prospettiva.
  • Focali più lunghe = più possibilità di sfuocare lo sfondo e separare soggetto e sfondo senza conoscere bene i principi di illuminazione.
  • Gamma dinamica maggiore = più possibilità di espressione della luce, e allo stesso tempo la lettura più naturale della realtà.
  • Immagini più morbide = maggior risoluzione di cattura offre meno sharpness finto, ma più nitidezza reale (uso i due termini per distinguere l’effetto digitale da quella reale della lente).
  • Lenti intercambiabili di qualità possibile maggiore.

Questo tipo di vantaggi fu ciò che fece esplodere la “moda” delle dslr a fine anni 2000, moda che doveva restare nella fascia bassa, per chi non aveva accesso a camere di maggior livello, e invece fu poi introdotta anche nel cinema di fascia alta dove spesso si usano le mirrorless come cam C, o Crash cam che anche se vengono distrutte il problema non sussiste contro perdere una cinepresa da 100k. Oggi fin troppo spesso si vedono comprare le fotocamere come telecamere, e scoprire dopo tutti i limiti e i difetti delle stesse, in primis l’ergonomia, l’autofocus continuo, la registrazione spesso più compressa, limiti nell’uso del viewfinder, rolling shutter accentuato, etc etc.

Oggi il mito della largo formato cozza con tanti dettagli a cui le persone non pensano, che non tange i professionisti o le LF di alto livello.

  • Costo notevolmente maggiore del corpo macchina.
  • Maggiori consumi batteria e surriscaldamenti varii.
  • Lenti di nuovo formato notevolmente più costose.
  • Maggior dimensione di sensore significa una serie di scelte diverse sulle lenti con possibili più problemi di gestire e mantenere i fuochi durante il movimento.
  • Necessità di formati di registrazione a qualità più alta per raccogliere la maggior qualità catturata.

Il largo formato è interessante soprattutto per creare film dove gli effetti visivi ne fanno da padroni, perchè alzare semplicemente la risoluzione di cattura (4k,6k, 8k) a fronte della stessa dimensione di sensore spesso comporta un problema di gestione della luce, mentre per la maggior parte delle produzioni non comporta un cambiamento tale da giustificare il recente entusiasmo per tale formato.