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LUMIX DC-GH6 bella si, ma non è FullFrame…

Di recente Panasonic ha rilasciato la nuova iterazione delle sue ammiraglie nella serie GHx, la LUMIX DC-GH6.
Personalmente ho posseduto diverse Gh2, Gh3, Gh5, usate con soddisfazione sia per fotografia che per fare video e mi sono sempre trovato più che bene, ma… una GHx ha ancora senso nel 2022?

Quindi ci vogliono convincere che questa macchina è buona perchè ci offre solo due o tre funzioni, che più o meno a nessuno interessano, ma giusto per correttezza… vediamo quali sono i piatti della casa :

  • Registrazione video illimitata (nei limiti di durata batteria e spazio supporto)
  • Registrazione interna in Prores
  • Registrazione in 10bit 4:2:2 fino a 60P fino a 5.7k
  • Registrazione HFR e VFR a 10bit
  • Sensore stabilizzato rinnovato v2

Cerchiamo di capire se ne vale al pena…

Registrazione video illimitata

Come se fosse un plus, a chi interessa che praticamente tutte le fotocamere o quasi hanno un limite di registrazione continua perchè magari i sensori si surriscaldano, le cache di registrazione sono piccole o perchè vengono vendute come fotocamere e non videocamere che in europa vengono tassate di più, quindi il limite è attivo in europa e non in australia, e per convenienza dei distributori, gli europei si trovano questa rogna. Un Dettaglio…

Tanto è una fotocamera, a chi interessa registrare video lunghi con le fotocamere?

Registrazione interna in Prores

E ancora, perchè sprecare tanto spazio sulla card (che per registrare in prores si debbono usare le nuove card più veloci e costose) per usare questo formato antico, ormai il Prores ha già più di 15 anni, quando possiamo risparmiare spazio con un bel h265 (in attesa del 266 uscito nel 2019)?

E’ una fotocamera, mica possiamo perdere tempo a copiare file giganti, tanto chi noterà che richiedono meno risorse di lavoro nei computer, che hanno meno difetti di compressione, più precisione colore, che possiamo postprodurli meglio…

Registrazione in 10bit 4:2:2 fino a 60P fino a 5.7k

Ancora a puntare su queste registrazioni di dati inutili… fate come gli altri che registrano a 8bit, sono 16 milioni di colori, sono sempre stati sufficienti, adesso è una mania di numeri, se faccio un video con una macchina fotografica è perchè non mi interessa fare color correction, sprecare spazio registrando in un formato non standard come 5.7k, nessuno ha un televisore 5.7k… forse qualche imac? e dovrei registrare per quei pochi che hanno l’imac 5k?

Registrazione HFR e VFR a 10bit

E insistono a sprecare spazio!! Riprese ad alta velocità (High Frame Rate) o con Frame rate Variabile (VFR) a 10 bit fino a 300 fotogrammi al secondo, a che serve tanta fedeltà colore, tanto già quando si fa il rallenty è figo, mica serve avere del colore preciso … Sicuramente panasonic punta a vendere tante schede costose da riempire con queste feature.

Sensore stabilizzato rinnovato v2

In un mondo dove le lenti stabilizzate esistono da trent’anni ancora si punta al sensore stabilizzato, e continuano a migliorarlo, rendendo più semplice fare le riprese stabili, per poi .. muoverle in post, dato che adesso è di moda il mosso per dare più “realismo” alla ripresa… infatti è da Cannibal Holocaust (1980) che si muove in modo più grezzo la camera per far sembrare più amatoriale e vero un prodotto di fiction.

E ci fermiamo qui, perchè le altre feature ce le hanno anche le altre fotocamere, niente di nuovo insomma, ma tutto serve a tenere l’attenzione lontana dal difetto più grande, dal quel peccato originale inaccettabile …

LUMIX DC-GH6 ce l’ha piccolo, anzi il sensore è piccolissimo, e tutti i videomaker e i fotografi non possono accettare certe cose, è offensivo quasi proporre un sensore di quelle dimensioni, si conoscono bene i limiti di certe cose….

Ne siamo sicuri?
Partiamo da un confronto tecnico, ovvero mettiamo a confronto la dimensione dei sensori partendo dal mitologico FullFrame, che grande non è, anzi ha un fattore di crop molto molto ampio, ben 2,4, ma pochi lo sanno, ne spiego il perchè in questo altro articolo scherzandoci sopra.

 

 

 

In questa immagine vediamo come il m4/3 è un formato minuscolo per fare video, e poi se lo confrontiamo con il fullframe non c’è paragone… è ovvio… di più piccolo ci sono solo i sensori delle camere che sicuramente sono amatoriali, se hanno un sensore da 2/3 di pollice o più piccole ancora… forse… o questo è quello che il marketing vi vuol far credere?

Qualche anno fà un ingegnere barbuto scelse delle camere da 2/3 di pollice per fare il suo nuovo filmetto : Sony F23, Sony HDC-1500, Sony HDF-F950, scelte per il loro sensore da 2.2 milioni di pixel, che restituiva in HDCAM SR una immagine 1080/24p codificata in H264 base 6, 10 bit 4:2:2.

Un formato compresso… vi rendete conto?
un formato compresso per girare addirittura un film per il cinema!!!

Dopo aver montato e postprodotto il suo filmino, ha avuto anche il coraggio di farlo stampare in pellicola, sia in 35m anamorfico che in 70mm orizzontale e Imax…
Tutto da un sensore grande come uno sputo di gatto!!!

Da ingegnere esperto nel campo, sapeva che stava spingendo ai limiti quei sensori, e nonostante potesse prendersi delle FullFrame, le belle 5dMkII erano disponibili, rifiutò in modo categorico, era un testone e voleva usare le telecamere anche se avevano quell’handicap incredibile…

State sicuri che dopo quello spreco di energie e soldi, pochi sono andati al cinema a vedere quel filmino, infatti a oggi ha guadagnato

solo 2.84 BILIONI di dollari!!!

Avatar è ancora il maggior incasso nella storia del cinema….

Pensate cosa avrebbe guadagnato se avesse girato in fullframe con una buona fotocamera?

Le informazioni tecniche di ripresa le ho prese dall’ottimo sito IMDB.com da sempre il riferimento per il cinema, per il quale non ringrazierò mai abbastanza un amico, Giancarlo Cairella, uno dei membri fondatori.


Mi piace sempre scherzare con i nuovi prodotti, con i miti ridicoli, sia perchè se prendessi sul serio il marketing e i fan boy, li metterei entrambi ai ceppi, sia perchè pur essendo alla soglia del mezzo secolo, mi piace approcciare la vita con gli occhi di un bimbo 😀

Però apriamo gli occhi di fronte a quello che spesso è solo marketing, e la qualità, la capacità è ben oltre la dimensione dei sensori e tante altre fisime, e cerchiamo di capire quali sono le feature che contano veramente per il lavoro che dobbiamo fare noi.

Video FULL FRAME : la prossima illusione Cinematic Look

THE VILLAGE, Roger Deakins, 2004, (c) Buena Vista

Tanti filmaker moderni sono nati con le fotocamere, e per tale ragione si sono sempre lamentati che non avevano telecamere fullframe, che le telecamere non sono cinematiche perchè sono croppate… Ho scritto tanti articoli relativi al crop e al motivo per cui non è mai stato un problema finchè non è stato inventato dal marketing di un noto brand per vendere le sue fotocamere Fullframe rispetto alla concorrenza Aps-c.

Il cinema è nato 16 e 35 mm ma con scorrimento verticale, quindi con una dimensione assimilabile al aps-c, e il concetto di crop non c’è mai stato, si aveva una lente e la si usava / usa per le necessità o per le scelte estetico/narrative. Alternativa ad esse c’è stato il 70mm per contrastare la televisione, e per dare una resa particolare di dettaglio e qualità delle immagini, ma a causa delle dimensioni maggiori della camera e dei caricatori di pellicola 70mm, che oltretutto aveva una durata minore per caricatore, era meno diffuso e meno usato del 35mm e s35mm classico.

Oggi con l’avvento di cineprese Arri, Panasonic, Panavision, Sony LF (largo formato) i filmaker si lamentano che non possono avere cineprese economiche con quel formato, non pensando che non è il sensore grande a fare il cosiddetto Cinematic Look.

Perchè la nascita della seconda ondata del digitale con la 5D ha fatto credere questo mito del sensore grande?

Chi mi conosce sa che sono un pragmatico, mi piace scherzare, ma poi mi piace analizzare seriamente e tecnicamente i fatti.

Prima della 5D tutti i sistemi di ripresa erano telecamere a sensore piccolo, pensate per il video, quindi con tutta una serie di difetti, che la 5d, per quanto non fosse nata per il video, non aveva.

La classica telecamera degli anni 2000 aveva i seguenti difetti :

Sensore piccolo

Il sensore piccolo ha una serie di limiti:

  • il primo è relativo alla superficie, di solito da 1/3 a 2/3 di pollice, la quantità di luce che poteva raccogliere era poca, quindi per funzionare correttamente spesso doveva applicare forti rapporti di guadagno elettronico, contrastando spesso troppo le immagini, portando facilmente a bruciare le alte luci e chiudere le ombre o sporcandole con forte rumore digitale.
  • Il secondo difetto del sensore piccolo è che mettendo uno zoom davanti al sensore, questo deve essere molto spinto come grandangolare, altrimenti non è possibile fare dei totali nei luoghi più stretti, facendo si che la maggior parte delle immagini hanno distorsioni più o meno spinte, allargando le immagini,da qui il detto “la Tv ingrassa”.
  • Il terzo difetto è che un sensore piccolo, soprattutto pre smartphone, ondata tecnologica che ha spinto molto di più la ricerca nella direzione dell’ottimizzazione dell’immagine sulle piccole dimensioni, offriva una qualità di dettaglio fine molto relativa, ma all’epoca bastava l’HD visto su monitor di qualità relativa.
Immagine con Video Look

Tutte le telecamere lavoravano in uno spazio colore rec601, con poco contrasto tra luce e ombra, non avevano ancora diffuso bene il rec709 che gestisce un contrasto migliore, quindi spesso veniva applicato uno sharpness artificiale alle immagini che creava quello che oggi chiamano il “retro look” o il “vhs look”, cioè degli aloni più o meno intensi attorno agli oggetti con un minimo di contrasto.

  • Il primo difetto è dato dalla bassa gamma dinamica catturabile da quel tipo di sensori, unita a contrasto forte, e non c’era molto da fare, quasi tutte le camere erano costruite in quel modo.
  • Il secondo difetto era causato da pessimi display che portavano la maggior parte degli operatori a alzare lo sharpness al massimo nell’illusione di avere immagini più nitide, ma non lo erano e quindi purtroppo diventavano più artificiali le immagini.
  • il terzo difetto era dato dall’uso delle telecamere che permettendo movimenti più “sporchi” per la natura della cattura del movimento con i ccd portava ad una diversa estetica del movimento e dell’uso della camera.
  • il quarto difetto, terribile, era/è l’interlacciatura, che vista su una televisione è invisibile, ma vista su computer o altri media sbriciola in modo orribile le linee degli elementi in movimento creando difetti digitali antiestetici, e la sua rimozione portava alla perdita del 50% della già bassa definizione verticale.

Cosa ha offerto la DSLR che era improbabile poter fare al tempo con le telecamere.

  • Sensore con minore crop (Non crop zero, che non esiste) = lenti normali e rese più naturali della prospettiva.
  • Focali più lunghe = più possibilità di sfuocare lo sfondo e separare soggetto e sfondo senza conoscere bene i principi di illuminazione.
  • Gamma dinamica maggiore = più possibilità di espressione della luce, e allo stesso tempo la lettura più naturale della realtà.
  • Immagini più morbide = maggior risoluzione di cattura offre meno sharpness finto, ma più nitidezza reale (uso i due termini per distinguere l’effetto digitale da quella reale della lente).
  • Lenti intercambiabili di qualità possibile maggiore.

Questo tipo di vantaggi fu ciò che fece esplodere la “moda” delle dslr a fine anni 2000, moda che doveva restare nella fascia bassa, per chi non aveva accesso a camere di maggior livello, e invece fu poi introdotta anche nel cinema di fascia alta dove spesso si usano le mirrorless come cam C, o Crash cam che anche se vengono distrutte il problema non sussiste contro perdere una cinepresa da 100k. Oggi fin troppo spesso si vedono comprare le fotocamere come telecamere, e scoprire dopo tutti i limiti e i difetti delle stesse, in primis l’ergonomia, l’autofocus continuo, la registrazione spesso più compressa, limiti nell’uso del viewfinder, rolling shutter accentuato, etc etc.

Oggi il mito della largo formato cozza con tanti dettagli a cui le persone non pensano, che non tange i professionisti o le LF di alto livello.

  • Costo notevolmente maggiore del corpo macchina.
  • Maggiori consumi batteria e surriscaldamenti varii.
  • Lenti di nuovo formato notevolmente più costose.
  • Maggior dimensione di sensore significa una serie di scelte diverse sulle lenti con possibili più problemi di gestire e mantenere i fuochi durante il movimento.
  • Necessità di formati di registrazione a qualità più alta per raccogliere la maggior qualità catturata.

Il largo formato è interessante soprattutto per creare film dove gli effetti visivi ne fanno da padroni, perchè alzare semplicemente la risoluzione di cattura (4k,6k, 8k) a fronte della stessa dimensione di sensore spesso comporta un problema di gestione della luce, mentre per la maggior parte delle produzioni non comporta un cambiamento tale da giustificare il recente entusiasmo per tale formato.

 

Perchè non si deve comprare una BlackMagic Cinema Camera :-D

bmcNOMolti di noi, acquistato un nuovo giocattolo diventano un piccolo “evangelist”, termine tanto caro al marketing americano per definire quelle persone che impongono un oggetto, uno strumento decantandone lodi così tanto intensamente da farli diventare miracolosi, persino quando non lo sono, o esaltando proprietà e valori che sono presenti negli stessi identici prodotti della concorrenza, ma la loro capacità sta nel far vedere che queste capacità miracolose le hanno solo i loro prodotti, distorcendo la realtà.

Personalmente ho superato quel periodo da almeno 20 anni, a me interessa il risultato, per questo motivo se trovo uno strumento più interessante cambio, non sono legato a marchi o prodotti, nè mi pagano per pubblicizzarli, e anche quando lo ero, lavorando come demo artist, imparai che l’onestà nel presentare punti deboli e punti forti del prodotto mi distinse dagli altri, perchè non volevo imporre il prodotto, ponevo in evidenza la realtà e lasciavo a chi doveva acquistare la scelta, nel tempo ha sempre dato ottimi frutti.

Perchè tutto questo discorso? Perchè essendo passato a Blackmagic come corpo macchina in tanti non comprendono la mia scelta, e oltretutto non ne parlo in modo esageratamente positivo, come se non volessi farne l’evangelist, mentre quelli che conosco devono per forza imporre le loro scelte agli altri… li pagassero almeno… ma fa parte dell’animo umano, è stato addestrato a pagare e non essere pagato per tifare :-PP

Per questo motivo amici e conoscenti utilizzatori delle videoreflex aguzzate le orecchie e leggete tutti i motivi per cui non dovete comprare una Blackmagic Cinema Camera, vi farebbe male, lavorereste scomodi e tutte le vostre abitudini sarebbero sconvolte, e soprattutto usandola poi si inizia a pretendere di più, tutto quello che non siete abituati a fare normalmente.

  1. tranne la pocket Non hanno la batteria intercambiabile, per cui dovete attrezzarvi con una o più batterie esterne, perchè per lavorare ha bisogno di tanta corrente.
  2. NON ha un sensore full frame, quindi normalmente con le lenti fotografiche si deve gestire un minimo di crop, equivalente al formato APS-C.
  3. NON ha il fuoco automatico continuo, per cui si lavora con il follow focus o con i fuochi manuali dopo aver preso il fuoco col bottone focus.
  4. Il formato di qualità più bassa che può registrare è il Prores Proxy, che occupa un sacco di spazio sui dischi, figuriamoci in raw…
  5. La qualità così alta crea file molto nitidi e puliti, quindi si è costretti ad usare lenti di ottima qualità, filtri di qualità e tutta l’attrezzatura va upgradata molto per alzare la qualità.
  6. Si lavora con solo un iso reale, 400 o 800 iso, gli altri sono fittizzi, e pochi, di solito 200-400-800 e alcune hanno anche il 1600 iso, se deve fare come con la pellicola, aggiungere luce, perchè… notizia sconvolgente, la pellicola cinema più sensibile è 500 asa!
  7. I supporti sono SSD ad alta velocità quindi costosi per registrare il girato.
  8. Non si possono cancellare le clip in camera, per evitare frammentazione del disco e cancellazioni errate, come nelle cineprese digitali professionali.
  9. La normalità è girare in raw log, quindi poi per usarlo dobbiamo imparare a sviluppare le immagini e fare un file proxy di lavorazione, pensare di montare direttamente il raw richiede risorse molto molto grandi.
  10. il monitor è fisso sulla camera non orientabile, come la 5d… è un problema…
  11. Il monitor prevede solo uno zoom 1:1 e pochi controlli, quindi fondamentale avere un monitor esterno, per fare fuochi e tutto il resto.
  12. Non ha automatismi di nessun tipo, dobbiamo imparare ad esporre, a fare il fuoco, a sapere come si lavora…
  13. Non si applica il denoise in camera, se esponiamo male e abbiamo rumore dobbiamo toglierlo in post
  14. Ha un corpo massiccio e pesante, quindi va riggata e applicata su cavalletti, bracci e slider di livello più alto per supportare un maggior peso e gestirlo al meglio
  15. Non scatta fotografie, quindi dovete usare una macchina fotografica o vi accontentate di frame estratti dai soli 8.9 mpx raw, come si faceva 5-7 anni fà.
  16. ha un microfono orrido solo per un audio buono per fare il sinc, ma nasce per usare audio esterno, infatti ha due ingressi mono bilanciati per entrare con un audio esterno professionale
  17. non ha un filtro ND integrato, lo si deve gestire esternamente…

insomma un sacco di brutte cose per gestire per chi è abituato alle dslr e alle telecamere… evitatela, poi finite col capire come si girano i film, perchè si deve pensare prima di girare ore di materiale a caso, illuminato male, di fare fuochi a caso che stanno davanti o dietro i soggetti e un sacco di altre cose…

il mio commento è naturalmente ironico, visto che ogni giorno i professionisti lavorano in questo modo per realizzare i film che ci colpiscono ogni giorno, e la maggior parte di questi commenti si adattano anche alle cineprese digitali più blasonate. Il più grande problema delle camere Blackmagic è il basso costo, quindi le prendono persone abituate al run & gun delle dslr o delle telecamere e si trovano di fronte ad una cinepresa, che è un prodotto nato con scopi diversi e finalità diverse di lavoro, che richiede operatività e conoscenze diverse. L’incomprensione che nasce da ciò è spesso causa della cattiva fama delle stesse. La mia riflessione è banale, se le usano su grandi set (e non solo come crash cam) vuol dire che hanno ragione di esistere anche ad alto livello.


4k la vecchia frontiera del nuovo, in attesa dei televisori 8k che non potremo vedere

Pur essendo un fautore del 4k per la ripresa, perchè offre molto materiale su cui lavorare, tanti vantaggi in ogni operazione di manipolazione del materiale, sono convinto che sia l’ennesima bufala del 21 secolo per vendere il nuovo televisore, i nuovi vecchi contenuti.

Perchè il 4k è inutile nei televisori, nei cellulari, nelle telecamere amatoriali?

senza parlare del fatto che se non viene usato per la postproduzione è uno spreco di risorse cpu del dispositivo di cattura, spazio di memoria occupato, surriscaldamento del dispositivo, il 4k su un dispositivo al di sotto di determinate dimensioni è uno spreco inutile. L’acutezza visiva di un essere umano medio è tale da percepire circa 1/10 mm a circa 50cm di distanza, considerato che un pannello 4k di dimensioni medio è una densità di 110 ppi, ovvero su un 40 pollici si parla di 4 punti per mm quadro, peccato che un 40 pollici si guarderà da almeno 150 cm dove la capacità risolutiva è scesa in media a 2-3mm, quindi ci sono ben dieci volte le informazioni percebili da un essere umano medio…

questo calcolo è valido esclusivamente se noi abbiamo una fonte 4k pura, perchè se su quel televisore vediamo un filmato 4k da streaming, youtube 4k, cellulare o altri elementi in realtà non avremo tutte quelle informazioni, perchè il pannello offre quella definizione, ma i dati trasmessi non li hanno, per cui il televisore sarà completamente inutile….

quindi perchè comprare un televisore 4k oggi?

Facciamo una analisi molte semplice e rapida dei pro e dei contro :

Pro:

  1. è una grande cornice digitale ad alta risoluzione per le vostre fotografie
  2. se ho una vera cinepresa digitale 4k posso vedere le immagini nel loro reale splendore, se sto molto vicino al 40 pollici che ho comprato.

Contro:

  1. non ci sono ancora contenuti veri in 4k con cui sfruttare una tv 4k
  2. lo standard bluray 4k è ancora teorico, ma non esistono bluray 4k in commercio
  3. non esistono ancora film girati completamente in 4k, quindi comunque si vedrebbero filmati “gonfiati” e non nativi 4k
  4. lo streming 4k in realtà offre meno di 2,7 k di risoluzione effettiva, il resto nasce per interpolazione quindi nuovamente inutile.
  5. la trasmissione 4k è teoria, in realtà ad oggi sono pochi i canali in FullHD (1920 x 1080), la maggior parte al max sono hd (1280×720).
  6. i televisori 4k non hanno decoder digitali per ricevere segnali 4k perchè non sono ancora stati definiti standard di trasmissione 4k, quindi al momento in cui esisteranno i canali 4k il nostro televisore sarà già obsoleto e non in grado di mostrare i filmati alla risoluzione 4k.
  7. la lettura di filmati FullHd offre una visione sfuocata dei contenuti (perchè gonfiata 4 volte) oppure troppo incisa perchè per mascherare l’immagine morbida viene processata mangiando in realtà diversi livelli di dettaglio durante le operazioni crude di sharpening. Quindi per vedere un bluray è un pessimo veicolo.
  8. costerà molto di più di un equivalente fullHD di qualità, non offrendo ad oggi la possibilità di vedere immagini realmente differenti.
  9. nel visualizzare immagini amatoriali 4k da cellulari, telecamere etc non è detto che esse abbiano sufficiente dettaglio per mostrare immagini di qualità per sfruttare la matrice 4k
  10. per percepire la reale differenza tra un tv 4k e un tv Fhd si deve andare dai 50 pollici in su, che però si dovranno vedere più da lontano e quindi si torna all’assurto iniziale, inutile per la maggior parte delle persone che non hanno la capacità visiva di apprezzarne il dettaglio a livello fisiologico.

perchè il 4k al cinema non serve?

la proiezione 4k è una piccola truffa, perchè in realtà la maggior parte dei film viene girata con cineprese digitali in 2k, come le alexa, per cui il fatto che venga poi proiettato in 4k non da nessun vantaggio di fatto, anzi, è un inutile flettere i muscoli di tutto il sistema, perchè richiederà 4 volte lo spazio originale del 2k, risorse maggiori per il play e la gestione dei contenuti senza dare un reale vantaggio.

Ma veramente non si vede la differenza?

Nolan si vantava di aver girato in Imax (formato in altissima definizione pellicola) l’ultimo cavaliere oscuro e Interstellar, e un sacco di gente ha detto di aver notato la differenza..
Sarei curioso di chiedere a quella stessa gente se mi sa indicare in quali inquadrature ha notato la differenza, perchè nessuno dei due è girato completamente in Imax, troppo costoso, troppo grandi e scomode le cineprese, etc etc… per cui sono state alternate le riprese di s35 tradizionali a quelle di imax (prettamente degli esterni dove era più semplice gestire macchine da presa più ingombranti)… soprattutto visto che queste pellicole nella maggior parte delle situazioni sono state viste in sale digitali su proiettori 2k, quindi dove tutto era appiattito e spostato verso il basso.

Altro punto a favore per l’impasto generale è dato dal fatto che molti film subendo digitalmente una postproduzione molto pesante, anche solo a livello di editing e color correction, non si è poi in grado di distinguere nelle riprese brevi fatte da dslr, go pro, telecamere, da cineprese professionali. Il tutto grazie al fatto che vengono utilizzate nella situazione migliore per estrapolare al meglio la qualità visiva dai diversi sensori facendole lavorare al meglio delle loro possibilità.

quindi per il 4k è presto?

beh si riprende in 4k per il futuro, perchè si estrae un 2k e un fullHD di altissima qualità, ma usare direttamente il 4k a livello domestico è uno spreco, perchè non è percepibile direttamente dall’occhio nella maggior parte delle situazioni domestiche.

perchè allora proliferano i televisori in 4k e tutte le periferiche 4k?

qualcosa vi devono vendere, o no?
Nel marketing si sono sempre usati i numeri per dare una percezione tangibile di un valore, anche se qui numeri non avevano reale connessione col valore del prodotto.

ad esempio, i masterizzatori sono partiti col 2x dei cd, fino ad arrivare a x52 dei dvd, ma nessuno vi dice che i supporti x52 non esistono, perchè la masterizzazione è un bilanciamento tra velocità di scrittura e numero di errori introdotti, a seconda della qualità del supporto la velocità viene dosata per introdurre un numero minimo di errori di scrittura, per permettere la lettura dei dati e grazie ad un sistema di correzione dell’errore poter risalire ai dati originali. Il concetto della correzione dell’errore di lettura era nato in origine per compensare i difetti di fabbricazione, e/o di graffi o i danni al supporto, nel tempo questo sistema è diventato un metodo per accelerare la scrittura sui supporti basandosi sul fatto che alla fine si riesce lo stesso a leggere i dati.

Il problema dove sta? nel fatto che se si porta un supporto al limite della leggibilità perchè lo vogliamo masterizzare a x52 invece che a x8, basta una leggera usura a rendere illeggibili i dati scritti. Non solo, la scrittura lenta applica in modo diverso il laser di scrittura e introducendo meno errori rende il supporto più resistente anche a usura più forte, esposizione a uv, deformazione del supporto scrivibile,  etc.
Il che fa pensare su come in modo superficiale si scrivano dati su un supporto, senza aver avuto nozioni di come farlo e come conservarlo.. auguri ai masterizzatori da formula 1, forse dopo 3-4 mesi potranno ancora rileggere qualcosa dai loro supporti.

un altro esempio, i megapixel delle fotocamere:

da sempre sembra che i megapixel siano indice di qualità, ma se si schiacciano su un sensore da 1/4 di pollice 40 megapixel, non si può pensare di avere la stessa pulizia e luce di 12 megapixel su un sensore fullframe, perchè la luce catturata da ogni recettore è maggiore. In realtà non sono solo i megapixel ma anche la capacità degli stessi di catturare informazioni, la superficie coperta che offrono la qualità effettiva dell’immagine catturata, ma il concetto è troppo complicato, quindi per la massa + megapixel = + qualità.

ricordo ancora quando regalai a mia sorella una compatta da tre megapixel, in un mondo in cui ne erano già uscite diverse da 5-6 megapixel, ma le fotografie e il dettaglio di quelle fotografie era inarrivabile dalle equivalenti come fascia di prezzo, perchè alcune interpolavano, altre avevano si più recettori ma meno sensibili etc etc.

oggi una gara nelle fotocamere e telecamere è la sensibilità (in realtà anche 25 anni fa, visto che si parla anche allora di riprendere con una candela).
Se non si riprende al buio, e non parlo di luce naturale, ma di buio, allora la camera non è degna di nota… quindi una red e una alexa, cineprese digitali con cui fanno i film che hanno una sensibilità nativa di soli 800 iso sono delle scamorze…

Perchè è già tardi comprare un televisore 4k?

diciamo che la mia è una affermazione provocatoria, ma non troppo…
perchè i giapponesi stanno già sperimentando le trasmissioni in 8k, per cui perchè comprare un prodotto superato, tanto vale passare direttamente all’8k 😀

battute a parte, i giapponesi sono sempre stati all’avanguardia con la sperimentazione, ricordo il primo sistema di fullHD ripresa e visione visto di persona al SIM audio Hifi a milano nel 1992, una sperimentazione congiunta tra RAI e un colosso giapponese Ikegami, ironicamente avevo ripreso tali immagini con la mia potentissima vhs a 200 linee e mi sembrava così lontana come qualità e potenza.

ben prima di questi pioneri già nel 1986 Francis Ford Coppola, prodotto da George Lucas, realizzava uno speciale video clip in 4D (3d più quello che oggi si chiama augmented reality) usando telecamere HD sperimentali con protagonista il grande Michael Jackson in Captain EO.
Questo per far presente come se l’HD era già presente come tecnologia nel 1986, oggi dopo quasi 30 anni, ancora non è lo standard televisivo, quindi valutiamo bene quanto il 4k possa penetrare dentro le nostre case in un paio di anni.
Soprattutto si deve riflettere sul fatto che 4k non vuol dire solo cambiare i sistemi di ricezione, poco costosi, ma cambiare tutti i sistemi di messa in onda e trasmissione, e per le televisioni sarebbe un investimento mostruoso, che dubito faranno così velocemente, visto che molte sono ancora alla Standard definition.


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