Tutto è possibile

Tag: m4/3

LUMIX DC-GH6 bella si, ma non è FullFrame…

Di recente Panasonic ha rilasciato la nuova iterazione delle sue ammiraglie nella serie GHx, la LUMIX DC-GH6.
Personalmente ho posseduto diverse Gh2, Gh3, Gh5, usate con soddisfazione sia per fotografia che per fare video e mi sono sempre trovato più che bene, ma… una GHx ha ancora senso nel 2022?

Quindi ci vogliono convincere che questa macchina è buona perchè ci offre solo due o tre funzioni, che più o meno a nessuno interessano, ma giusto per correttezza… vediamo quali sono i piatti della casa :

  • Registrazione video illimitata (nei limiti di durata batteria e spazio supporto)
  • Registrazione interna in Prores
  • Registrazione in 10bit 4:2:2 fino a 60P fino a 5.7k
  • Registrazione HFR e VFR a 10bit
  • Sensore stabilizzato rinnovato v2

Cerchiamo di capire se ne vale al pena…

Registrazione video illimitata

Come se fosse un plus, a chi interessa che praticamente tutte le fotocamere o quasi hanno un limite di registrazione continua perchè magari i sensori si surriscaldano, le cache di registrazione sono piccole o perchè vengono vendute come fotocamere e non videocamere che in europa vengono tassate di più, quindi il limite è attivo in europa e non in australia, e per convenienza dei distributori, gli europei si trovano questa rogna. Un Dettaglio…

Tanto è una fotocamera, a chi interessa registrare video lunghi con le fotocamere?

Registrazione interna in Prores

E ancora, perchè sprecare tanto spazio sulla card (che per registrare in prores si debbono usare le nuove card più veloci e costose) per usare questo formato antico, ormai il Prores ha già più di 15 anni, quando possiamo risparmiare spazio con un bel h265 (in attesa del 266 uscito nel 2019)?

E’ una fotocamera, mica possiamo perdere tempo a copiare file giganti, tanto chi noterà che richiedono meno risorse di lavoro nei computer, che hanno meno difetti di compressione, più precisione colore, che possiamo postprodurli meglio…

Registrazione in 10bit 4:2:2 fino a 60P fino a 5.7k

Ancora a puntare su queste registrazioni di dati inutili… fate come gli altri che registrano a 8bit, sono 16 milioni di colori, sono sempre stati sufficienti, adesso è una mania di numeri, se faccio un video con una macchina fotografica è perchè non mi interessa fare color correction, sprecare spazio registrando in un formato non standard come 5.7k, nessuno ha un televisore 5.7k… forse qualche imac? e dovrei registrare per quei pochi che hanno l’imac 5k?

Registrazione HFR e VFR a 10bit

E insistono a sprecare spazio!! Riprese ad alta velocità (High Frame Rate) o con Frame rate Variabile (VFR) a 10 bit fino a 300 fotogrammi al secondo, a che serve tanta fedeltà colore, tanto già quando si fa il rallenty è figo, mica serve avere del colore preciso … Sicuramente panasonic punta a vendere tante schede costose da riempire con queste feature.

Sensore stabilizzato rinnovato v2

In un mondo dove le lenti stabilizzate esistono da trent’anni ancora si punta al sensore stabilizzato, e continuano a migliorarlo, rendendo più semplice fare le riprese stabili, per poi .. muoverle in post, dato che adesso è di moda il mosso per dare più “realismo” alla ripresa… infatti è da Cannibal Holocaust (1980) che si muove in modo più grezzo la camera per far sembrare più amatoriale e vero un prodotto di fiction.

E ci fermiamo qui, perchè le altre feature ce le hanno anche le altre fotocamere, niente di nuovo insomma, ma tutto serve a tenere l’attenzione lontana dal difetto più grande, dal quel peccato originale inaccettabile …

LUMIX DC-GH6 ce l’ha piccolo, anzi il sensore è piccolissimo, e tutti i videomaker e i fotografi non possono accettare certe cose, è offensivo quasi proporre un sensore di quelle dimensioni, si conoscono bene i limiti di certe cose….

Ne siamo sicuri?
Partiamo da un confronto tecnico, ovvero mettiamo a confronto la dimensione dei sensori partendo dal mitologico FullFrame, che grande non è, anzi ha un fattore di crop molto molto ampio, ben 2,4, ma pochi lo sanno, ne spiego il perchè in questo altro articolo scherzandoci sopra.

 

 

 

In questa immagine vediamo come il m4/3 è un formato minuscolo per fare video, e poi se lo confrontiamo con il fullframe non c’è paragone… è ovvio… di più piccolo ci sono solo i sensori delle camere che sicuramente sono amatoriali, se hanno un sensore da 2/3 di pollice o più piccole ancora… forse… o questo è quello che il marketing vi vuol far credere?

Qualche anno fà un ingegnere barbuto scelse delle camere da 2/3 di pollice per fare il suo nuovo filmetto : Sony F23, Sony HDC-1500, Sony HDF-F950, scelte per il loro sensore da 2.2 milioni di pixel, che restituiva in HDCAM SR una immagine 1080/24p codificata in H264 base 6, 10 bit 4:2:2.

Un formato compresso… vi rendete conto?
un formato compresso per girare addirittura un film per il cinema!!!

Dopo aver montato e postprodotto il suo filmino, ha avuto anche il coraggio di farlo stampare in pellicola, sia in 35m anamorfico che in 70mm orizzontale e Imax…
Tutto da un sensore grande come uno sputo di gatto!!!

Da ingegnere esperto nel campo, sapeva che stava spingendo ai limiti quei sensori, e nonostante potesse prendersi delle FullFrame, le belle 5dMkII erano disponibili, rifiutò in modo categorico, era un testone e voleva usare le telecamere anche se avevano quell’handicap incredibile…

State sicuri che dopo quello spreco di energie e soldi, pochi sono andati al cinema a vedere quel filmino, infatti a oggi ha guadagnato

solo 2.84 BILIONI di dollari!!!

Avatar è ancora il maggior incasso nella storia del cinema….

Pensate cosa avrebbe guadagnato se avesse girato in fullframe con una buona fotocamera?

Le informazioni tecniche di ripresa le ho prese dall’ottimo sito IMDB.com da sempre il riferimento per il cinema, per il quale non ringrazierò mai abbastanza un amico, Giancarlo Cairella, uno dei membri fondatori.


Mi piace sempre scherzare con i nuovi prodotti, con i miti ridicoli, sia perchè se prendessi sul serio il marketing e i fan boy, li metterei entrambi ai ceppi, sia perchè pur essendo alla soglia del mezzo secolo, mi piace approcciare la vita con gli occhi di un bimbo 😀

Però apriamo gli occhi di fronte a quello che spesso è solo marketing, e la qualità, la capacità è ben oltre la dimensione dei sensori e tante altre fisime, e cerchiamo di capire quali sono le feature che contano veramente per il lavoro che dobbiamo fare noi.

Il vero problema del Crop

Sta nella testa delle persone…

Come si dice, una immagine vale più di mille parole, e mille calcoli, ho pensato che delle immagini di riferimento diretto fossero la miglior risposta.

Le immagini che trovate qui sotto sono il confronto dell’inquadratura di due pocket4k e pocket6k quindi il sensore 4/3 della pocket4k (non micro 4/3 come spesso si legge, perchè quello è l’attacco) contro il sensore Super35 della pocket6k.

Ponendo il cavalletto a 3 metri dalla finestra delle fotografie queste immagini dimostrano che la differenza di crop non è estrema, non è un reale problema come tanti vanno a dimostrare con tanti calcoli assurdi.

Come si può vedere in queste riprese di confronto con diverse focali fisse 24-28-35-50 in un interno non è così drammatico.

Inoltre visto che ci sono tante fisime nei posti stretti (e 3 metri non sono tanti) ho pensato che fosse utile creare un semplice schema tra le due camere in modo da vedere come il sistema del crop sia meno importante quando siamo da vicino, perchè la differenza di angolo è minore rispetto ad essere più distanti dal soggetto, ma se si è più distanti, è possibile spostarsi per compensare le inquadrature, quindi è un falso problema.

6(k) motivi per cui la Pocket 6k è migliore della Pocket 4k

Argomento caldo di questi giorni è l’uscita della Pocket6k prima di IBC 2019, e la normale corsa al upgrade alla sorella della Pocket4k, perchè se ha 6k è sicuramente meglio della 4k, o forse no?

In un primo articolo ho detto per chi è meglio la pocket4k e in questo possiamo vedere per chi la Pocket6k può essere meglio. Non a caso Blackmagic ha scelto di fare due sorelle simili e diverse in alcune caratteristiche, sia per seguire il passo tecnologico a cui le altre case stavano approcciando, cioè il 6k, sia per prendere un altro mercato di filmaking interessante, sia per offrire ulteriori possibilità di scelta nella cattura dell’immagine.

1) Risoluzione

La Pocket4k è limitata (si fa per dire) al 4k DCI mentre la Pocket6k è una camera che offre molte opzioni di risoluzione partendo dal 6k raw, diversi fattori di ripresa anamorfica a scendere (in raw escluso il 4k, per motivi x, ma disponibile come prores). Ovviamente uno dei principali motivi per cui scegliamo la 6k è avere maggior risoluzione di lavoro su cui fare crop, scalare, ottimizzare angolazione etc

L’alta risoluzione unita alla bassa compressione dei dati pone la camera come ottima scelta per girare clean plate, materiale da cui trarre texture e fotogrammetria ad alta risoluzione.

2) Mount EF

Per alcune persone il mount EF è uno svantaggio, tiraggio più lungo quindi meno possibilità di usare lenti di mount diverso; dall’altra il Mount EF insieme al Mount Ai Nikon offrono uno dei parchi lenti più ampi della storia fotografica e video, quindi una camera con mount EF significa poter accedere a lenti con elettronica o manuali di alto livello. Inoltre grazie alla diffusione delle camere canon in ambito video, la disponibilità di tali lenti nel parco lenti personale dei filmaker è spesso molto ampia.

3) Circuiti di Gain migliorati

La dimensione dei sensori è una lotta da sempre, da quanto è stato inventato il concetto di crop, dico inventato perchè è sempre esistito il principio, ma nessuno si faceva il problema, addirittura oggi leggo che le medio formato hanno il crop inverso… come se fossero le stesse lenti del formato 35 fotografico.

La Lumix GH5 ha un sensore m4/3 da 17.3 x 13 mm, la Pocket 4k ha un sensore Quattro Terzi da 18,96 mm x 10 mm, Aps-c Canon è 22.2 x 14.8 mm, la 6k monta un sensore Super 35 (23,10 mm x 12,99 mm), quindi leggermente più grande, il che offre un fattore di crop leggermente inferiore al primo.

Quello che importa in questo caso è il fattore di rapporto tra la dimensione del sensore e la risoluzione, per una questione fisica, se il sensore resta piccolo ma lo dividiamo in più fotorecettori, a parità di dimensione un sensore più risoluto necessita (teoricamente) più luce, quindi avendo una risoluzione superiore, i pochi mm di vantaggio fanno si che si possa ottenere senza grandi difficoltà una luminosità pari a quella raccolta in 4k dalla Pocket4k, la differenza tra le due camere di rapporto di luce guadagno viene allineato dai nuovi circuiti di guadagno.

4) Usarla per raffiche fotografiche Raw in alta risoluzione

La camera può essere usata in modo agile (come la Pocket4k) per girare sequenze raw e poi estrapolare i frame raw da usare come fotografie, con la differenza che la Pocket6k offre fotogrammi a 21megapixel di altissima qualità. In più di una occasione ho usato questa tecnica per catturare raffiche senza limiti di durata ad alta qualità.

5) Attualmente la 6k raw più economica sul mercato e già in vendita

Pur essendoci sul mercato diverse camere che registrano in 6k, a costi molti più alti, attualmente è la prima a fornire un 6k a bassa compressione (prores) o raw (Braw) è la Pocket6k, le alternative attualmente usano compressioni molto aggressive o permettono il salvataggio in raw solo con costosi moduli esterni.

6) Sulla Pocket6k si può avere uno Speedbooster interno

L’azienda Lucadapter, che produce una variante da inserire all’interno della UMP, sta pensando di produrre la stessa cosa per la pocket6k, ma per ora è ancora in fase di kickstarting, mentre per la pocket4k esistono sia i generici che quello dedicato da tempo, il vantaggio di avere un elemento interno evita giochi degli adattatori e meno possibili errori di allineamento delle lenti.

7) 4K reale oltre la matrice di Bayer

Il 4k ottenuto da un sensore 4k non è realmente un 4k a causa dei sensori con la matrice di Bayer, che nella fase di De-Bayering riduce la risoluzione effettiva, quindi il 6K è la soluzione ideale se si vuole ottenere il massimo della risoluzione reale.

Quest’ultima affermazione è stata aggiunta solo per completezza, ma sinceramente la trovo solo una fisima da pixel peeper.

Naturalmente la mia lista è relativa ad un discorso puramente generale, ognuno poi ha punti di vista diversi, personalmente la maggior parte di questi punti non mi tange, abituato a girare in dng non compressi o altri formati raw molto onerosi, ho usato la prima Alexa con il firmware 0.85 che registrava fullHd prores, senza audio, e ho avuto tante esperienze varie per cui … penso che queste due macchine siamo miracoli regalati alla massa.

10 motivi per cui la Pocket 4k è migliore della 6k

 

Argomento caldo del momento è la Blackmagic Design Pocket6k, per la quale sembra che sia partito un innamoramento generale dei filmaker e una necessità indispensabile di vendere cosa già si ha per passare alla pocket6k.

E’ un fenomeno comune che il prodotto nuovo sia miglire di quello che abbiamo perchè il periodo detto dagli psicologi “luna di miele” è terminato e vediamo lo strumento che possediamo come inutile o sorpassato. Di base avrei fatto una disanima più equilibrata tra le due camere, ma visto che vanno di più i xxx versus yyy, divido il tutto in due articoli 😀

La pocket6k si differenzia per poche cose dalla versione 4k, per la gestione e supporto delle nuove risoluzioni e di un sensore di formato s35, come le ammiraglie UMP, ma per il resto non ci sono differenze di gamma dinamica o performance realmente vantaggiose sulla Pocket4k.

Ora facciamo un ragionamento pratico su questa “vecchia camera” e vediamo 10 motivi per cui vale la pena acquistarla invece della pocket6k.

1) Fattore economico

La pocket4k è disponibile per circa 1500 euro al pubblico, mentre la pocket6k costa 2500 euro al pubblico, per cui al prezzo di una camera quasi si prendono due pocket4k.

2) Storage

Utilizzando una maggior risoluzione, anche con il braw o formati prores più leggeri le richieste di storage aumentano, la velocità delle card e dei dischi per registrare queste informazioni dovranno essere maggiori, quindi si dovrà fare un ulteriore investimento sia di stoccaggio che di registrazione, cosa che non tutti sono disposti a fare e poco avrebbe senso prendere una 6k e registrare in 12:1 o in proresProxy (mentre in h264/h265…frecciatina) .

3) Risoluzione di ripresa

La pocket 4k ha il 4k (ovviamente) DCI, UHD e il FHD con un sensore 16:9 che permette di registrare in raw queste risoluzioni, 4kDCI è il sensore pieno, UHD e FHD vengono registrati in crop del sensore come su Arri, Red, Sony e tutte le altre camere; in Prores tutte queste risoluzione senza “windowed sensor” ovvero senza un crop ulteriore.

La pocket 6k avendo un sensore di maggiori dimensioni sia in taglia che in risoluzione, in raw NON prevede il 4k o UHD neanche “windowed”, ma utilizza un formato 5.7k o 3.7K anamorfico windowed per generare un formato vicino al 4k o UHD. Quindi per chi vuole lavorare in 4k o UHD nativi deve tenere conto che con la pocket6k deve scalare o in alto o in basso i dati, che saranno ricchissimi come informazioni, ma è uno stress in più a cui sottoporranno il proprio NLE.

4) Dobbiamo avere lenti migliori

Ci sono tre motivi per cui la pocket4k è in vantaggio sulle lenti sulla 6k, che è lo stesso motivo per cui il 4/3 è in vantaggio sul aps-c e sul ff.
Quando si utilizza una lente, pensata per un formato più ampio, il massimo della qualità visiva è nella parte centrale, mentre man mano che si va all’esterno si ha una leggerissima perdita, in funzione della qualità e del livello della lente, per cui usando una lente FF originale o vintage, un formato 4/3 croppando di più prende il meglio della lente, un s35 con un minor crop prende di più i lati e gli eventuali difetti, un sensore FF prevede di avere una lente perfetta, altrimenti non ha senso aver investito in un sensore FF.

Il secondo motivo è che salendo con la risoluzione anche le lenti collegate dovranno essere di buon livello, perchè altrimenti non avrebbe senso usare un sensore 6k se poi si mettono dei fondi di bottiglia davanti al sensore.
Avendo un attacco Canon EF si ha accesso ad un buon numero di lenti Canon, Sigma, Zeiss che offriranno ottime performance con tale camera.

Il terzo vantaggio della Pocket4k è che il mount m4/3 ha un tiraggio corto e permette l’adattamento di quasi ogni tipo di lente meccanica, vintage, permettendo di accedere a migliaia di splendidi vetri degli ultimi 100 anni anche di qualità ottima, semplicemente dismessi perchè non autofocus.

5) batterie più capienti

Una camera con sensore più grande e con maggiore risoluzione richiede anche una maggior potenza di lavoro, quindi si deve ragionare o con il battery pack o con batterie esterne capienti per poter avere una buona autonomia. Dalle prime indicazioni pare che se la Pocket4k assorbe 22w/h la pocket 6k dovrebbe assorbire circa 26w/h quindi le durate dovrebbero essere assimilabili, ma… le lenti EF hanno stabilizzatori più avidi di corrente rispetto a quelle m4/3 e quindi l’utilizzo di questo differente tipo di lenti potrebbe drenare rapidamente le nostre batterie.

6) Sensore più equilibrato rapporto risoluzione dimensione 4k, 6k

Il rapporto di risoluzione e dimensione del sensore è più favorevole nella Pocke4k che la Pocket6k, dove un sensore poco più grande divide la luce che riceve per un numero maggiore di fotorecettori, quindi è più vantaggiosa a livello di pulizia nelle immagini in bassa luce.

7) Maggiore risoluzione, maggiore dettaglio, più possibili problemi

a parte la smania di risoluzione, che spesso è superiore alla capacità visiva umana, ma quello è un altro discorso già affrontato, una maggior capacità risolutiva del sensore 6k senza un filtro per le alte frequenze, offre il rischio di maggiori problemi di moires e difetti visivi legati al campionamento delle alte frequenze su tanti elementi, mentre il sensore 4k essendo (in confronto) meno risoluto ha meno rischi di moires.

8) La camera è nuova, facciamo i beta tester

Come succede con ogni camera di ogni brand, la prima ondata di camere è una beta pagata, ovvero si prova sul grande pubblico il funzionamento della camera, e se ci sono problemi o difetti saranno corretti in corsa durante la produzione, mentre la pocket4k che viene spedita da un anno ha ormai una linea di produzione verificata e coordinata.

9) Sulla Pocket4k si possono avere gli speedbooster, sulla 6k ni

Un miracolo ingegneristico e tecnologico sono gli speedbooster della Metabone, azienda americana che crea degli adattatori di lenti che al loro interno contengono una lente che concentra la luce e offre due vantaggi : guadagno di uno stop di diaframma e riduzione del crop tra FF e formati aps-c e 4/3,m4/3.

Gli speedbooster sono poi stati imitati da altri, ma la qualità ottica per cui vale la pena avere uno speedbooster a oggi non è ancora stata eguagliata.

Gli speedbooster posso esistere solo nel caso di tiraggi lente sensore che lascino posto a tale lente, cosa che tecnicamente il mount EF non fa.

Pare che l’azienda Lucadapter, che produce una variante da inserire all’interno della UMP, stia pensando di produrre la stessa cosa per la pocket6k, ma per ora è ancora in fase di kickstarting, mentre per la pocket4k esistono sia i generici che quello dedicato da tempo.

10) Computer più potenti

Per gestire sia i prores che i braw 6k sarà necessario alzare l’asticella della potenza dei computer, la velocità dei raid per leggere i dati e quindi non basta la semplice camera, ma gli investimenti si allargano in tutta l’attrezzatura.

Naturalmente la mia lista è relativa ad un discorso puramente generale, ognuno poi ha punti di vista diversi, personalmente la maggior parte di questi punti non mi tange, abituato a girare in dng non compressi o altri formati raw molto onerosi, ho usato la prima Alexa con il firmware 0.85 che registrava fullHd prores, senza audio, e ho avuto tante esperienze varie per cui … penso che queste due macchine siamo miracoli regalati alla massa.

Vi attendo al prossimo articolo “Perchè la pocket6k è migliore della Pocket4k“, così rovesciamo le situazioni…

 

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén

error: Content is protected !!