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Blackmagic Cinema Camera 6k FF

Dalla prima Cinema Camera di Blackmagic ho sempre lasciato un commento su di esse, ne ho possedute diverse, ne possiedo diverse, e trovo che siano prodotti molto interessanti per diverse ragioni, spesso non quelle mainstream su cui tutti si entusiasmano.

Tutti a gridare al miracolo perchè è una fullframe, sensore più grande di quello classico cinematografico super 35, come se fosse la panacea di tutti i mali, o la secret sausage per l'effetto cinema (che ricordiamo il formato classico del cinema è più piccolo...).

Le specifiche le hanno sbandierate tutti e se vi interessa, basta andare sulla pagina dedicata qui.

Analizziamo quello che io ritengo più interessante di questa camera e perchè :

Open Gate 3:2 : finalmente la possibilità di girare in un formato non spinto in larghezza, concetto che deriva dal cinema delle origini, che molti registi moderni (da Sam Raimi a Wes Andreson) hanno sfruttato nelle cineprese Arri per creare dei formati con proporzioni particolari e quindi usarli come metodo narrativo.

Opzione che introduce il Multi Aspect ratio che permette di fare riprese tradizionali, Anamorfiche, e molte combinazioni di formati e frame rate per risolvere ogni tipo di necessità di ripresa.

Nuovo Sensore Dual ISO a 13.5 stop di DR nel primo stage di gain : molti parlano di gamma dinamica, ma non sanno che la maggior parte delle camere hanno la gamma dinamica massima SOLO ad Iso nativo, spostandosi non offrono lo stesso range di dinamica, mentre qui troviamo lo stesso range spalmato sui diversi ISO.

Proxy H264 creati in parallelo con i file Braw, per semplificare sia la preview che l'editing che l'utilizzo del Blackmagic Cloud dove si possono caricare i materiali e iniziare a lavorare prima ancora di aver ricevuto i raw derivati.

CfExpress per la registrazione ad alta velocità.
In passato ci sono state tante polemiche relative alle card SD (quelle veloci costano un rene) e le Cfast che non sono mai scese di prezzo, mentre le CfExpress oltre ad esser state adottate da diversi brand, sembrano già essere più economiche delle equivalenti Cfast2 o delle SD v90 (ovviamente si fa confronto tra prodotti simili per prestazioni, non la microsd da cellulare che non sarebbe in grado neanche di registrare i frame in raw).

Display 5 pollici HDR 1500 nits articolato ereditato dalla pro, per rendere più semplice l'uso della camera in pieno sole e non dover aggiungere ulteriori monitor. Poi se si preferisce, c'è sempre il Viewfinder Blackmagic già in uso per pocketG2 e 6kPro.

Infine, anche se non meno importante L mount, per poter montare ottiche di alto livello, o con semplici adattatori le classiche lenti da EF ad altre, avendo il mount L una flangia molto corta di 20mm.
La reale differenza nell'usare L mount è che oltre ad avere un prodotto con un attacco più moderno, fa parte di un consorzio che ha completamente diffuso i dati per supportare nel modo corretto e migliore la gestione delle lenti, al contrario del mount EF che viene adottato da più marchi, ma sempre e solo con un lavoro di Reverse engeneering del mount, dell'elettronica e della comunicazione, il che porta poi a problematiche di gestione camera lente.

Optical Low Pass Filter per ridurre gli eventuali effetti moires con tessuti o altri elementi, ad esempio i ledwall, che oggi sono sempre più presenti come sfondi o elementi di scenografia. Inoltre è elemento fondamentale (pare) per avere quella mitica certificazione di NetFlix... per chi gli interessa.

Di solito ironizzo sulle accezioni che vengono fuori dai soliti incontentabili, che comunque non comprano, stanno solo dietro le tastiere a lamentarsi...
questa volta... ma anche no...

Non credo che farò un upgrade a breve perchè molte ottiche moderne che posseggo sono aps-c (funzionerebbero ugualmente perchè nelle diverse modalità ha anche il crop per aps-c), mentre quelle vintage sono ovviamente Fullframe.

Però se Blackmagic vuole regalarmene una per il mio progetto di fotografare con una Cinema Camera, per vederne gli effetti alternativi 😀

Intanto in una mattinata di sole, mi ha permesso di catturare delle immagini interessanti, e anche se ho dovuto dimezzarne la dimensione per una questione puramente tecnica (il sito non mi permetteva di caricare frame in 6k nella gallery) direi che si può apprezzare la qualità dei singoli frame.

12k è lo specchietto, vediamo dietro le vere rivoluzioni

Il 16 luglio 2020 Grant Petty, ceo e fondatore di Bmd presenta una nuova camera che rivoluzionerà tanti paradigmi, da qui ai prossimi anni.

Di fronte ad un mercato saturo di prodotti che sta guardando le risoluzioni verso 8k è stato presentato il risultato di tre anni di sviluppo: la Ursa Mini Pro 12k.

 

Subito sono partite le lotte tra fanboy e haters di varie fazioni, da chi si lamenta del prezzo (di una camera che è stata presentata da Petty come un prodotto pensato per la fascia Hi-end) al fatto che il 12k non funziona, etc etcIn tutto questo chiasso si sono perse le vere rivoluzioni, sviluppi che partono dalla fascia alta, ma che di sicuro apriranno nuovi sviluppi anche alle camere più economiche.

Sensore Blackmagic

La camera presenta un sensore proprietario Blackmagic Design con struttura parallela completa, ovvero non esiste la matrice di bayer, quindi ogni pixel ha tre fotorecettori, ognuno per una componente colore Verde, Blu e Rossa e in aggiunta la luce bianca.

Questo fattore significa che è in grado di :

  1. Sensore senza matrice di Bayer = Bye bye Red Patent sul raw compresso
  2. scalatura di cattura SENZA crop, quindi il sensore 12k è in grado di generare un file braw a risoluzione inferiore senza pixel binning, ma con la qualità e aliasing del sensore originale. Quindi la camera registra anche 4k e tante altre combinazioni di risoluzione.
  3. 12k 60fps fino a 220 fps in 4k raw (chi li cercava doveva andare di Phantom, ora ha una alternativa).
  4. su una risoluzione così alta anche le riprese agli iso più alti saranno usabili perchè nel downscaling spariranno i difetti più evidenti
Braw 2.0 e color science 5
  1. viene rilasciata una nuova Color Science 5 che migliora le immagini che è retrocompatibile con le camere precedenti con il braw, quindi si può applicare tale cs anche ad altre camere, a shooting già fatti (già disponibile la beta di Resolve e del nuovo Braw 2.0).
  2. Braw 2.0 prevede la registrazione splittata su più supporti per superare i limiti di registrazione dei supporti attuali.
  3. Braw 2.0 aggiunge nuovi flavour di compressione come 18:1, Q1 e Q3, per ottimizzare ancora di più spazio e qualità
  4. Braw 2.0 è talmente ottimizzato da permettere lo stream 12k anche su macchine molto modeste, e oggi il Braw è disponibile anche per macchine non Blackmagic design come C300 mkII, Eva1, Sigma FP.
  5. Nella nuova Color science 5 le camere hanno una curva di log uguale per ogni iso, questo significa che sarà più facile creare delle LUT di look che funzionino più facilmente attraverso riprese differenti.

Ovvio che questa macchina nasca per il cinema e non per l'indipendente, anche perchè viene venduta con attacco PL (attacco ottiche cinema) e solo su richiesta si acquista l'attacco per EF, sarei curioso di trovare e verificare nelle specifiche delle lenti EF quale ha la risolvenza adatta per questa risoluzione. Il costo della macchina non è un problema considerato che l'ecosistema di lenti da noleggiare costerà quando il corpo macchina.

Quello su cui voglio puntare lo sguardo è l'iceberg che sta dietro l'annuncio dove le tecnologie sviluppate porteranno blackmagic Design molto avanti nei prossimi anni.

Questa immagine è una semplice ripresa braw fatta per test qualche settimana fa, senza nessun tipo di correzione colore qui si può vedere la differenza tra le due color science, basta osservare le alte luci recuperate in automatico perchè le differenze stanno nei dettagli, in questo caso nel roll off delle alte luci dove si ottiene una base di partenza migliore e più facile da gestire anche per chi ha meno skill di postpro.

 


Video FULL FRAME : la prossima illusione Cinematic Look

THE VILLAGE, Roger Deakins, 2004, (c) Buena Vista

Tanti filmaker moderni sono nati con le fotocamere, e per tale ragione si sono sempre lamentati che non avevano telecamere fullframe, che le telecamere non sono cinematiche perchè sono croppate... Ho scritto tanti articoli relativi al crop e al motivo per cui non è mai stato un problema finchè non è stato inventato dal marketing di un noto brand per vendere le sue fotocamere Fullframe rispetto alla concorrenza Aps-c.

Il cinema è nato 16 e 35 mm ma con scorrimento verticale, quindi con una dimensione assimilabile al aps-c, e il concetto di crop non c'è mai stato, si aveva una lente e la si usava / usa per le necessità o per le scelte estetico/narrative. Alternativa ad esse c'è stato il 70mm per contrastare la televisione, e per dare una resa particolare di dettaglio e qualità delle immagini, ma a causa delle dimensioni maggiori della camera e dei caricatori di pellicola 70mm, che oltretutto aveva una durata minore per caricatore, era meno diffuso e meno usato del 35mm e s35mm classico.

Oggi con l'avvento di cineprese Arri, Panasonic, Panavision, Sony LF (largo formato) i filmaker si lamentano che non possono avere cineprese economiche con quel formato, non pensando che non è il sensore grande a fare il cosiddetto Cinematic Look.

Perchè la nascita della seconda ondata del digitale con la 5D ha fatto credere questo mito del sensore grande?

Chi mi conosce sa che sono un pragmatico, mi piace scherzare, ma poi mi piace analizzare seriamente e tecnicamente i fatti.

Prima della 5D tutti i sistemi di ripresa erano telecamere a sensore piccolo, pensate per il video, quindi con tutta una serie di difetti, che la 5d, per quanto non fosse nata per il video, non aveva.

La classica telecamera degli anni 2000 aveva i seguenti difetti :

Sensore piccolo

Il sensore piccolo ha una serie di limiti:

  • il primo è relativo alla superficie, di solito da 1/3 a 2/3 di pollice, la quantità di luce che poteva raccogliere era poca, quindi per funzionare correttamente spesso doveva applicare forti rapporti di guadagno elettronico, contrastando spesso troppo le immagini, portando facilmente a bruciare le alte luci e chiudere le ombre o sporcandole con forte rumore digitale.
  • Il secondo difetto del sensore piccolo è che mettendo uno zoom davanti al sensore, questo deve essere molto spinto come grandangolare, altrimenti non è possibile fare dei totali nei luoghi più stretti, facendo si che la maggior parte delle immagini hanno distorsioni più o meno spinte, allargando le immagini,da qui il detto "la Tv ingrassa".
  • Il terzo difetto è che un sensore piccolo, soprattutto pre smartphone, ondata tecnologica che ha spinto molto di più la ricerca nella direzione dell'ottimizzazione dell'immagine sulle piccole dimensioni, offriva una qualità di dettaglio fine molto relativa, ma all'epoca bastava l'HD visto su monitor di qualità relativa.
Immagine con Video Look

Tutte le telecamere lavoravano in uno spazio colore rec601, con poco contrasto tra luce e ombra, non avevano ancora diffuso bene il rec709 che gestisce un contrasto migliore, quindi spesso veniva applicato uno sharpness artificiale alle immagini che creava quello che oggi chiamano il "retro look" o il "vhs look", cioè degli aloni più o meno intensi attorno agli oggetti con un minimo di contrasto.

  • Il primo difetto è dato dalla bassa gamma dinamica catturabile da quel tipo di sensori, unita a contrasto forte, e non c'era molto da fare, quasi tutte le camere erano costruite in quel modo.
  • Il secondo difetto era causato da pessimi display che portavano la maggior parte degli operatori a alzare lo sharpness al massimo nell'illusione di avere immagini più nitide, ma non lo erano e quindi purtroppo diventavano più artificiali le immagini.
  • il terzo difetto era dato dall'uso delle telecamere che permettendo movimenti più "sporchi" per la natura della cattura del movimento con i ccd portava ad una diversa estetica del movimento e dell'uso della camera.
  • il quarto difetto, terribile, era/è l'interlacciatura, che vista su una televisione è invisibile, ma vista su computer o altri media sbriciola in modo orribile le linee degli elementi in movimento creando difetti digitali antiestetici, e la sua rimozione portava alla perdita del 50% della già bassa definizione verticale.

Cosa ha offerto la DSLR che era improbabile poter fare al tempo con le telecamere.

  • Sensore con minore crop (Non crop zero, che non esiste) = lenti normali e rese più naturali della prospettiva.
  • Focali più lunghe = più possibilità di sfuocare lo sfondo e separare soggetto e sfondo senza conoscere bene i principi di illuminazione.
  • Gamma dinamica maggiore = più possibilità di espressione della luce, e allo stesso tempo la lettura più naturale della realtà.
  • Immagini più morbide = maggior risoluzione di cattura offre meno sharpness finto, ma più nitidezza reale (uso i due termini per distinguere l'effetto digitale da quella reale della lente).
  • Lenti intercambiabili di qualità possibile maggiore.

Questo tipo di vantaggi fu ciò che fece esplodere la "moda" delle dslr a fine anni 2000, moda che doveva restare nella fascia bassa, per chi non aveva accesso a camere di maggior livello, e invece fu poi introdotta anche nel cinema di fascia alta dove spesso si usano le mirrorless come cam C, o Crash cam che anche se vengono distrutte il problema non sussiste contro perdere una cinepresa da 100k. Oggi fin troppo spesso si vedono comprare le fotocamere come telecamere, e scoprire dopo tutti i limiti e i difetti delle stesse, in primis l'ergonomia, l'autofocus continuo, la registrazione spesso più compressa, limiti nell'uso del viewfinder, rolling shutter accentuato, etc etc.

Oggi il mito della largo formato cozza con tanti dettagli a cui le persone non pensano, che non tange i professionisti o le LF di alto livello.

  • Costo notevolmente maggiore del corpo macchina.
  • Maggiori consumi batteria e surriscaldamenti varii.
  • Lenti di nuovo formato notevolmente più costose.
  • Maggior dimensione di sensore significa una serie di scelte diverse sulle lenti con possibili più problemi di gestire e mantenere i fuochi durante il movimento.
  • Necessità di formati di registrazione a qualità più alta per raccogliere la maggior qualità catturata.

Il largo formato è interessante soprattutto per creare film dove gli effetti visivi ne fanno da padroni, perchè alzare semplicemente la risoluzione di cattura (4k,6k, 8k) a fronte della stessa dimensione di sensore spesso comporta un problema di gestione della luce, mentre per la maggior parte delle produzioni non comporta un cambiamento tale da giustificare il recente entusiasmo per tale formato.

 

6(k) motivi per cui la Pocket 6k è migliore della Pocket 4k

Argomento caldo di questi giorni è l'uscita della Pocket6k prima di IBC 2019, e la normale corsa al upgrade alla sorella della Pocket4k, perchè se ha 6k è sicuramente meglio della 4k, o forse no?

In un primo articolo ho detto per chi è meglio la pocket4k e in questo possiamo vedere per chi la Pocket6k può essere meglio. Non a caso Blackmagic ha scelto di fare due sorelle simili e diverse in alcune caratteristiche, sia per seguire il passo tecnologico a cui le altre case stavano approcciando, cioè il 6k, sia per prendere un altro mercato di filmaking interessante, sia per offrire ulteriori possibilità di scelta nella cattura dell'immagine.

1) Risoluzione

La Pocket4k è limitata (si fa per dire) al 4k DCI mentre la Pocket6k è una camera che offre molte opzioni di risoluzione partendo dal 6k raw, diversi fattori di ripresa anamorfica a scendere (in raw escluso il 4k, per motivi x, ma disponibile come prores). Ovviamente uno dei principali motivi per cui scegliamo la 6k è avere maggior risoluzione di lavoro su cui fare crop, scalare, ottimizzare angolazione etc

L'alta risoluzione unita alla bassa compressione dei dati pone la camera come ottima scelta per girare clean plate, materiale da cui trarre texture e fotogrammetria ad alta risoluzione.

2) Mount EF

Per alcune persone il mount EF è uno svantaggio, tiraggio più lungo quindi meno possibilità di usare lenti di mount diverso; dall'altra il Mount EF insieme al Mount Ai Nikon offrono uno dei parchi lenti più ampi della storia fotografica e video, quindi una camera con mount EF significa poter accedere a lenti con elettronica o manuali di alto livello. Inoltre grazie alla diffusione delle camere canon in ambito video, la disponibilità di tali lenti nel parco lenti personale dei filmaker è spesso molto ampia.

3) Circuiti di Gain migliorati

La dimensione dei sensori è una lotta da sempre, da quanto è stato inventato il concetto di crop, dico inventato perchè è sempre esistito il principio, ma nessuno si faceva il problema, addirittura oggi leggo che le medio formato hanno il crop inverso... come se fossero le stesse lenti del formato 35 fotografico.

La Lumix GH5 ha un sensore m4/3 da 17.3 x 13 mm, la Pocket 4k ha un sensore Quattro Terzi da 18,96 mm x 10 mm, Aps-c Canon è 22.2 x 14.8 mm, la 6k monta un sensore Super 35 (23,10 mm x 12,99 mm), quindi leggermente più grande, il che offre un fattore di crop leggermente inferiore al primo.

Quello che importa in questo caso è il fattore di rapporto tra la dimensione del sensore e la risoluzione, per una questione fisica, se il sensore resta piccolo ma lo dividiamo in più fotorecettori, a parità di dimensione un sensore più risoluto necessita (teoricamente) più luce, quindi avendo una risoluzione superiore, i pochi mm di vantaggio fanno si che si possa ottenere senza grandi difficoltà una luminosità pari a quella raccolta in 4k dalla Pocket4k, la differenza tra le due camere di rapporto di luce guadagno viene allineato dai nuovi circuiti di guadagno.

4) Usarla per raffiche fotografiche Raw in alta risoluzione

La camera può essere usata in modo agile (come la Pocket4k) per girare sequenze raw e poi estrapolare i frame raw da usare come fotografie, con la differenza che la Pocket6k offre fotogrammi a 21megapixel di altissima qualità. In più di una occasione ho usato questa tecnica per catturare raffiche senza limiti di durata ad alta qualità.

5) Attualmente la 6k raw più economica sul mercato e già in vendita

Pur essendoci sul mercato diverse camere che registrano in 6k, a costi molti più alti, attualmente è la prima a fornire un 6k a bassa compressione (prores) o raw (Braw) è la Pocket6k, le alternative attualmente usano compressioni molto aggressive o permettono il salvataggio in raw solo con costosi moduli esterni.

6) Sulla Pocket6k si può avere uno Speedbooster interno

L'azienda Lucadapter, che produce una variante da inserire all'interno della UMP, sta pensando di produrre la stessa cosa per la pocket6k, ma per ora è ancora in fase di kickstarting, mentre per la pocket4k esistono sia i generici che quello dedicato da tempo, il vantaggio di avere un elemento interno evita giochi degli adattatori e meno possibili errori di allineamento delle lenti.

7) 4K reale oltre la matrice di Bayer

Il 4k ottenuto da un sensore 4k non è realmente un 4k a causa dei sensori con la matrice di Bayer, che nella fase di De-Bayering riduce la risoluzione effettiva, quindi il 6K è la soluzione ideale se si vuole ottenere il massimo della risoluzione reale.

Quest'ultima affermazione è stata aggiunta solo per completezza, ma sinceramente la trovo solo una fisima da pixel peeper.

Naturalmente la mia lista è relativa ad un discorso puramente generale, ognuno poi ha punti di vista diversi, personalmente la maggior parte di questi punti non mi tange, abituato a girare in dng non compressi o altri formati raw molto onerosi, ho usato la prima Alexa con il firmware 0.85 che registrava fullHd prores, senza audio, e ho avuto tante esperienze varie per cui ... penso che queste due macchine siamo miracoli regalati alla massa.

Blackmagic Pocket 6k

Blackmagic Design è inarrestabile, un disastro dopo l'altro, dopo aver prodotto la Pocket 4k, macchina con così tanti difetti di progettazione da non poter star dietro alle vendite, desideratissima da tutti ad un prezzo ridicolo, dopo ben un anno (la pocket 4k è stata annunciata a aprile 2018 e spedita a settembre 2018) oggi se ne esce con un altro drammatico annuncio : Pocket 6k con S35 e attacco EF!!!

Adesso ci sono solo le specifiche online sul loro sito, ma quello che si deduce è molto semplice, vogliono semplicemente bissare gli errori, le stesse caratteristiche limitate per una camera da soli 1300 € in una camera con sensore più grande (s35) con un attacco ancor più popolare tra i filmaker e fotografi (EF canon) e con più risoluzione (6k per i vogliosi e i pixel peeper del web, non certo per reframing e stabilizzazione) per circa 2500€ ovvero meno delle fotocamere concorrenti con filmati in h264 in 4:2:0!!!
Nel nuovo firmware miglior dialogo con i gimbal, sistemi di sinc esterno per avere più camere in azione, più opzioni di crop e ripresa anamorfica..

Finiamola qui, è meglio, altrimenti si renderanno troppo ridicoli...

la cosa ironica è che usando lo stesso corpo macchina, stesso software, stesso braw ... tutti gli accessori e le attrezzerie presenti per la pocket4k potranno essere riutilizzati, sarà solo upgrade di sensore e mount... e chi vorrebbe una cosa del genere?

Per fortuna hanno messo ancora le solite batterie da 1200mAp, che durano solo 40 minuti, non durano 5 ore di ripresa come le batterie che montano sulla c100 MkII che è di soli 7300mAp e che non costa 70 euro ma 400€...

Io ci scherzo, e ammiro le loro capacità produttive e immaginifiche di questa azienda che continua a stupirci con prodotti di altissima qualità a prezzi più che accettabili per ogni tipo di professionista.

Inoltre è già pronta come ordini e spedizioni, e ci sono disponibili dei materiali girati nel nuovo Braw6k

Sample indie film

Sample documentario

 

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